«Ci cura gratis a ogni ora»,
i musulmani ringraziano il medico

«Ci cura gratis a ogni ora», i musulmani ringraziano il medico
di Filippo Folliero
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 06:35
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Nella società odierna che si fonda principalmente sulla freneticità e sulla ricerca del mero guadagno, è sempre più raro trovare persone e professionisti che fanno dalla passione e dell’amore i capisaldi del proprio lavoro. Un esempio tangibile è possibile trovarlo ad Eboli con il dottor Renato Josca, responsabile di chirurgia maxillo facciale all’ospedale Maria Santissima Addolorata ma non solo, perché mosso dall’amore e dalla passione per il suo lavoro il medico si sposta un po’ ovunque per dare il suo aiuto e mettere a disposizione le sue competenze a chi ne ha bisogno. A riconoscere il valore di quest’uomo così legato al mondo della medicina da farne la sua missione sono tutti i pazienti aiutati nel corso del tempo, ma c’è chi ha voluto fare le cose in grande per omaggiarlo.

Infatti, Kadraoui Mohammed Hedy, Ait Lhadj Yassine e Rafik Said, rispettivamente Imam della moschea di Battipaglia il primo, di Bellizzi il secondo e il terzo Presidente dell’associazione “Assobh” - L’Alba (che rappresenta i musulmani di varie nazionalità della Provincia di Salerno) hanno inviato al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al direttore generale ASL Mario Iervolino e al direttore dell’ospedale di Eboli, Mario Minervini, un vero e proprio messaggio di elogio e ringraziamento a. Josca a nome di tutta la comunità musulmana. «Professionalità, abnegazione e una rara disponibilità umana curando e supportando anche psicologicamente tutti gli stranieri vittime di infortuni sul lavoro o stradali ricoverati con gravi traumi facciali – si legge in un passo della lettera – spesso senza famiglia, senza soldi e con poca comprensione della lingua italiana. In tali circostanze il medico non si è mai tirato indietro, anche fuori dal suo orario di lavoro, anche se erano necessarie cure specializzate è stato sempre umile e disponibile rimettendoci anche di tasca propria e non chiedendo mai nulla in cambio».
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