Oliveto Citra, la figlia è sordomuta, promuove un corso per il linguaggio dei segni

Oliveto Citra, la mamma di una ragazzina sordomuta promuove corso per linguaggio dei segni per aiutare la figlia

Alcuni segni nel linguaggio lis
Alcuni segni nel linguaggio lis
Venerdì 7 Aprile 2023, 16:01 - Ultimo agg. 8 Aprile, 12:04
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Ha promosso ed organizzato un corso di lingua dei segni per agevolare ed incentivare la comunicazione dei non udenti. L'iniziativa è stata promossa ad Oliveto Citra  da Pasqualina Torluccio, madre di Alessia che è nata sorda. Fin dalla tenera età, dunque, Pasqualina si è resa conto dell'importanza di comunicare con la figlia utilizzando la lingua dei segni, tecnica - purtroppo - molto poco conosciuta. La donna ha, quindi, deciso di fare qualcosa per cambiare questa situazione: dopo aver parlato con diverse famiglie della zona e con il parroco della chiesa di Santa Maria della Misericordia, padre Umberto (che ha fornito gratuitamente gli spazi della parrocchia), ha deciso di organizzare un corso di lingua dei segni.

Ha promosso ed organizzato un corso di lingua dei segni per agevolare ed incentivare la comunicazione dei non udenti. Ô l'iniziativa promossa ad Oliveto Citra ( Salerno) da Pasqualina Torluccio, madre di Alessia che è nata sorda. Fin dalla tenera età, dunque, Pasqualina si è resa conto dell'importanza di comunicare con la figlia utilizzando la lingua dei segni, tecnica - purtroppo - molto poco conosciuta. La donna ha, quindi, deciso di fare qualcosa per cambiare questa situazione: dopo aver parlato con diverse famiglie della zona e con il parroco della chiesa di Santa Maria della Misericordia, padre Umberto (che ha fornito gratuitamente gli spazi della parrocchia), ha deciso di organizzare un corso di lingua dei segni. Sabato 12 novembre 2022 è iniziato il corso, durato sei mesi, con incontri a cadenza bisettimanale, tenuto da insegnanti specializzati, Carmela e Giuseppina Lodato e Antonio Bisogno dell'Unione Culturale Sportiva Sordi di Cava dè Tirreni, che sanno come coinvolgere i bambini in modo ludico e divertente. Imparare la lingua dei segni italiana può essere un'esperienza gratificante e arricchente per i bambini. Apprendono una forma di comunicazione alternativa e inclusiva, che può arricchire la loro vita e il loro modo di relazionarsi con gli altri. «Ô proprio questa scoperta e allo stesso tempo curiosità che hanno portato me, a voler intraprendere il corso LIS», ha spiegato Giuseppina De Vito, docente di sostegno in una scuola primaria. «Un'esperienza che all'inizio, sono sincera, mi ha lasciata perplessa, ma che ad oggi, dopo mesi di corso consiglio a chiunque... grandi, piccini, anziani. Seguire un corso di questo tipo fa bene all'anima. Alle volte siamo troppo presi dalla vita frenetica di tutti i giorni che ci dimentichiamo di ascoltare il silenzio di chi non ha voce, ma che ha il dono di parlarci con il cuore». L'iniziativa ha dimostrato che la determinazione e la passione possono portare al successo. Grazie a questo progetto i bambini sordi nella zona di Oliveto Citra potranno comunicare in modo più efficace e socializzare con la comunità locale.Sabato 12 novembre 2022 è iniziato il corso, durato sei mesi, con incontri a cadenza bisettimanale, tenuto da insegnanti specializzati, Carmela e Giuseppina Lodato e Antonio Bisogno dell'Unione Culturale Sportiva Sordi di Cava dè Tirreni, che sanno come coinvolgere i bambini in modo ludico e divertente.

Imparare la lingua dei segni italiana può essere un'esperienza gratificante e arricchente per i bambini. Apprendono una forma di comunicazione alternativa e inclusiva, che può arricchire la loro vita e il loro modo di relazionarsi con gli altri. «È proprio questa scoperta e allo stesso tempo curiosità che hanno portato me, a voler intraprendere il corso Lis», ha spiegato Giuseppina De Vito, docente di sostegno in una scuola primaria. «Un'esperienza che all'inizio, sono sincera, mi ha lasciata perplessa, ma che ad oggi, dopo mesi di corso consiglio a chiunque... grandi, piccini, anziani. Seguire un corso di questo tipo fa bene all'anima. Alle volte siamo troppo presi dalla vita frenetica di tutti i giorni che ci dimentichiamo di ascoltare il silenzio di chi non ha voce, ma che ha il dono di parlarci con il cuore».

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