Operaio morto folgorato a Nocera Superiore, due condanne per omicidio colposo

Contestualmente, il giudice ha assolto altre due persone, responsabili delle messa in sicurezza dell’impianto

Il tribunale di Nocera Inferiore
Il tribunale di Nocera Inferiore
di Nicola Sorrentino
Venerdì 10 Novembre 2023, 07:00
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Fu folgorato da una scarica elettrica di 20mila volt: due condanne e due assoluzioni. Questa la sentenza emessa dal giudice monocratico di Nocera Inferiore, due giorni fa, per una vicenda che risale al 2012, a Nocera Superiore. Il 28 giugno di quell’anno morì A.M., operaio originario di Olevano sul Tusciano e impiegato presso una ditta di Sarno. Il tribunale ha condannato a 2 anni di reclusione, con pena sospesa, i titolari della società appaltante.

La vittima aveva 42 anni. Contestualmente, il giudice ha assolto altre due persone, responsabili delle messa in sicurezza dell’impianto. Servirà attendere due settimane per il deposito delle motivazioni, che permetterà di comprendere e distinguere i ruoli e le responsabilità, allo stato, individuate dal giudice con la sua decisione. Poi sarà possibile fare ricorso in appello. Stando alle indagini condotte all’epoca, l’uomo era impegnato in alcuni lavori di adeguamento e sostituzione di componenti di una cabina elettrica, finalizzati all’impiego di un impianto fotovoltaico di pertinenza di una ditta.

La procura, che aveva chiesto condanne per tutti e quattro gli imputati nella sua requisitoria, fondava l’impianto probatorio su comportamenti di imperizia, negligenza ed imprudenza, in relazione alla violazione di norme in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Tra le contestazioni vi era, infatti, la mancata predisposizione di un presidio anti infortunistico, come un sezionatore posto nella cabina utente a monte del trasformatore alimentante le utenze dell’azienda. L’operaio avrebbe lavorato senza il distacco dell’interruttore generale, che avrebbe impedito il passaggio della corrente in senso contrario verso il trasformatore.

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Quest’ultimo si comportò - secondo perizia - da elevatore di tensione trasferendo sull’avvolgimento primario una tensione di circa 20mila volt, che alimentò il cavo danneggiato dall’operaio, che morì folgorato. Il lavoro dei periti - anche quelli di parte - si basò su tutte le procedure tecniche legate al circuito alimentato dal gruppo elettrogeno, durante il lavoro della vittima.

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