Padre violento, bambini
di 5 anni salvati con l'adozione

Padre violento, bambini di 5 anni salvati con l'adozione
di Viviana De Vita
Lunedì 13 Maggio 2019, 08:54 - Ultimo agg. 09:20
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Hanno solo 5 e 4 anni e sono stati costretti sin dalla nascita, ad assistere alle violenze che la madre subiva dal padre. È stata proprio la denuncia della donna, fragile al punto da tentare il suicidio e incapace di prendersi cura dei propri figli, ad accendere il faro dei servizi sociali su un nucleo familiare della Valle dell'Irno portando a galla una drammatica storia di incuria e degrado conclusasi infine, con l'adozione di entrambi i bambini che con un decreto del tribunale per i minori che ha seguito l'intera vicenda dei piccoli - dal collocamento in comunità all'affido, fino all'adozione - hanno ora perso ogni legame con i genitori naturali a carico dei quali è stata dichiarata la decadenza della responsabilità genitoriale. I minori, assistiti nell'ambito del delicato procedimento dal curatore speciale, avvocato Giuliana Cappuccio, ora vivono con la nuova famiglia, stanno pian piano superando il trauma delle violenze.

 

IL DECRETO
La vicenda, conclusasi con il decreto di adozione emesso dal tribunale per i minori, risale a un paio di anni fa, quando la madre naturale dei piccoli si è recata dai carabinieri per denunciare le violenze subite dal coniuge. Lui, straniero e permeato da una cultura tipicamente islamica, sottoponeva la moglie a un regime di vita durissimo impedendole di ribellarsi. Al tempo stesso la donna, che dopo aver sporto denuncia l'ha poi subito ritirata per timore di ritorsioni, ha dimostrato un'incapacità di reazione.
Sottoposta a una serie di consulenze psicologiche disposte dal Tribunale, sono emersi a suo carico dei problemi psico patologici che hanno spinto il tribunale a collocare entrambi i bambini, che apparivano traumatizzati, in comunità. Il tribunale ha cercato in tutti i modi di recuperare il rapporto tra i piccoli e i genitori naturali sottoposti entrambi a un percorso di genitorialità che, però, è fallito.
La donna, in particolare, dopo aver tentato il suicidio, ha continuato ad avere atteggiamenti ritenuti non idonei dal tribunale che hanno evidenziato un'eccessiva fragilità psicologica, uno scenario in cui appaiono anche continui consulti a un vicino di casa per farsi fare i tarocchi. I piccoli sono così stati dati in affido a una coppia senza figli che adesso, in seguito al decreto del tribunale, ha adottato entrambi i bambini, recidendo ogni legame con i genitori naturali, entrambi decaduti. Come dimostra la vicenda appaiono sempre in aumento, davanti al tribunale per i minori di Salerno, i procedimenti avviati per decadenza della responsabilità genitoriale.
Il dato, drammatico, è messo nero su bianco dalla presidente della Corte d'appello Iside Russo che nell'ultima relazione, evidenzia un'impennata del fenomeno. Sono 82 i procedimenti avviati nell'ultimo anno a fronte dei 54 dell'anno precedente; di questi 20 si sono già chiusi con la dichiarazione di decadenza. In aumento anche i procedimenti di adottabilità aperti su ricorso del pm, 30 rispetto ai 18 del periodo precedente. Al dato, raccapricciante, se ne lega un altro: se infatti resta sempre il padre la figura più a rischio nell'ambito di questi procedimenti, sono in aumento anche i casi in cui è la madre a non essere più ritenuta in grado di esercitare il proprio ruolo.
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