Salerno. La rivolta dei commercianti di Pastena: fermate subito la violenza

Una strada di Pastena (foto di repertorio)
Una strada di Pastena (foto di repertorio)
di Gianluca Sollazzo
Sabato 1 Febbraio 2014, 22:31 - Ultimo agg. 2 Febbraio, 09:24
1 Minuto di Lettura
SALERNO - Erano pronti a sparare se non avessi consegnato il borsello, mi hanno puntato la pistola in faccia senza scrupoli. È tornato nella sua tabaccheria provando a mettersi alle spalle la paura provata in quei terribili momenti. Ha salutato i suoi collaboratori e si è rimesso al lavoro come fa ormai da quasi sedici anni. È ancora sotto choc Matteo Rinaldi, il gestore della tabaccheria di via Sei Settembre 1860, a Pastena, rapinato venerdì mattina mentre andava a versare i soldi in banca.

«È stato terribile, in tanti anni di lavoro non mi era mai capitato, a Pastena girano banditi pronti a tutto», dice. Volto provato, voce bassa. Matteo riavvolge il nastro di quei minuti di paura. Attimi che gli sono rimasti impressi e difficilmente potrà dimenticare. È lui stesso a raccontare che, in un primo momento, credeva fosse uno scherzo. Pensava a una burla.



«Sentiamo che qualcosa stia sfuggendo di mano sul piano dei controlli – ammette il tabaccaio – ci sentiamo inermi di fronte a rischi fin troppo concreti». Da un mesetto commercianti e residenti sentono il fiato sul collo della criminalità. L’allarme parte da via Madonna di Fatima, dalla zona di villa Carrara e via Trento, dove una decina di commercianti ha inoltrato al Comune la richiesta di adeguamento degli impianti di illuminazione. Ma non basta. C’è chi rilancia l’istanza di implementare le telecamere di videosorveglianza.



© RIPRODUZIONE RISERVATA