Ragazzina rapita a Battipaglia, il giallo del sequestro e della macchina rossa: video passati al setaccio

Tanti i dubbi da svelare sul presunto rapimento della 12enne recuperata dalla madre al cimitero di Montecorvino Rovella

L'ospedale di Battipaglia
L'ospedale di Battipaglia
di Angela Trocini
Sabato 13 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 14 Gennaio, 08:39
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Cosa ha raccontato la 12enne delle tre ore trascorse con i presunti sequestratori? Quali particolari sono in mano agli investigatori per chiarire definitivamente cosa sia accaduto la mattina di lunedì scorso quando la ragazzina, che stava andando a scuola, sarebbe stata presa in ostaggio da due persone incappucciate costringendola a salire a bordo di un’autovettura rossa e poi lasciarla davanti al cimitero in località San Martino a Montecorvino Rovella. Luogo in cui la mamma sarebbe andata a prenderla dopo aver ricevuto una telefonata dalla figlia: da quel momento sono iniziate le indagini della polizia che continuano nel massimo riserbo proprio per la delicatezza dell’intricata vicenda. 

La donna, dopo essere accorsa in aiuto della figlia (erano all’incirca le 11.30 di lunedì quando avrebbe ricevuto la telefonata), ha portato la ragazzina in ospedale a Battipaglia denunciando il rapimento e temendo una violenza sessuale nei confronti della figlioletta. Circostanza quest’ultima smentita dai medici in quanto non c’erano segni di abusi sessuali recenti (la ragazzina ha avuto rapporti sessuali, ma pregressi) né, a quanto pare, lesioni in altre parti del corpo. Il dubbio, da parte di chi indaga, è che ci sia altro: sia la mamma che la figlia, probabilmente, non hanno raccontato tutto. C’è un episodio precedente che rende la vicenda ancor più turpe: la stessa 12enne, a maggio dello scorso anno, sarebbe stata oggetto di un precedente rapimento e in quell’occasione fu denunciato un conoscente 21enne (attualmente in carcere per rapina e quindi è escluso che possa essere stato lui a commettere il secondo rapimento) per violenza sessuale, un ragazzo di Pontecagnano - che aveva rapporti di frequentazione con la 12enne - ed accusato di averne abusato.

È possibile che la stessa persona, a distanza di otto mesi, venga nuovamente rapita? E per quale motivo se in quest’ultima occasione sembra non le sia stato fatto nulla? Cosa nasconde questo secondo presunto sequestro? Una ritorsione nei confronti della famiglia? Un avvertimento, una vendetta? Mamma e figlia nascondono qualcosa o coprono qualcuno?

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Interrogativi a cui dovranno dare risposta le indagini della Squadra Mobile di Salerno, in collaborazione con il commissariato di Battipaglia e coordinate della procura salernitana: poliziotti che da giorni stanno visionando i filmati delle telecamere presenti nelle zone presa in esame per un range di sei ore, per verificare il passaggio di un’auto rossa con a bordo almeno due persone e una ragazzina. Se qualcosa sia già stato trovato è ancora presto saperlo: le indagini stanno proseguendo nel massimo riserbo per non pregiudicare eventuali risvolti positivi.

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