Fisciano: raid in Ateneo alla sede Asp, sul muro la scritta «La pagherai»

Il presidente dell'Associazione Scienze politiche: vergognoso e inaccettabile, non siamo schierati con nessuno

Il raid nella sede Asp
Il raid nella sede Asp
di Barbara Landi
Sabato 16 Marzo 2024, 06:40 - Ultimo agg. 19:31
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«La pagherai»: è la scritta minatoria fatta con bomboletta spray e apparsa sul muro della sede dell’Asp in ateneo, devastata nella notte. Scassinata la porta principale, divelti e distrutti gli arredi dell’Associazione di Scienze Politiche. Uno scenario inquietante, ieri mattina al campus. Immediata la mobilitazione dei vertici dell’università di Salerno e la solidarietà di tutta la comunità studentesca, con centinaia di messaggi che hanno invaso i social. «Un’intimidazione gravissima. Un attacco alla libertà di espressione e alla democrazia»: è l’allarme lanciato dagli studenti Unisa attraverso il web e nelle chat. «Noi non ci lasciamo intimidire e rimaniamo uniti», esordisce il presidente Asp, Arthur Gugliucciello. Ancora ignoti i responsabili dell’atto vandalico, che sarà avvenuto o in tarda serata o al mattino presto, nell’arco orario compreso tra le ore 19 di giovedì e le 8.20 di mattina di venerdì 15 marzo, al piano terra dell’edificio D2. «Non pensavo di salire in ateneo venerdì, ma all’improvviso sono arrivate diverse chiamate da colleghi universitari. Appena ho visto le foto del gabbiotto devastato mi sono sentito male e mi sono catapultato al campus – racconta Arthur – È difficile trovare le parole di fronte a quella scritta intimidatoria. L’associazione è la nostra seconda casa e vederla distrutta ferisce. Abbiamo allertato subito il rettore Vincenzo Loia che, immediatamente, ci ha raggiunto, dichiarandosi «indignato» di fronte a quella immagine. Hanno sfondato la porta a calci e a martellate, ma il rettore ci ha rassicurato che sarà subito sostituita e che le pareti saranno ripulite». Nessun segnale precedente o qualche avvisaglia di contrasti, secondo i ragazzi. Colpisce la scritta, declinata al singolare, quasi a colpire una persona specifica, facendo anche ipotizzare possibili episodi di stalking. «Non abbiamo mai ricevuto minacce, neanche personali – aggiunge Arthur – Non sappiamo come interpretare questo “pagherai”. L’Asp quest’anno compie 20 anni di attività, abbiamo ottimi rapporti con tutte le associazioni che, anzi, si sono proposte di avviare una raccolta fondi per gli arredi. Siamo colpiti da qualcosa di inaccettabile e vergognoso, soprattutto in un contesto universitario. Ci fa capire che non tutti condividono i sani ideali di partecipazione e apertura mentale. Nessun timore, però, perchè ripopoleremo la nostra sede con sempre più orgoglio».

LE REAZIONI

Un sopruso che mina la libertà di espressione, secondo la comunità studentesca: «In luoghi di cultura come un ateneo tali atti vandalici sono inaccettabili», scrivono gli Studenti in Movimento. «Nessuna violenza fermerà la forza delle idee. Non ci sono parole per descrivere questo degrado», insistono altri. «Asp è una struttura apartitica. Facciamo politica universitaria, ma fuori dalle ideologie – insiste l’Associazione – Siamo a ridosso di un periodo elettorale e se questo episodio, così violento, fosse correlato a questo momento, sarebbe davvero un gesto orrido».

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