Il ladro con il reddito di cittadinanza:
fermato, punta la pistola contro la polizia

Il ladro con il reddito di cittadinanza: fermato, punta la pistola contro la polizia
di Nicola Sorrentino
Venerdì 27 Dicembre 2019, 11:24 - Ultimo agg. 11:38
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È finito agli arresti domiciliari, dopo l'udienza di convalida dinanzi al gip, il 38enne di Scafati, incensurato e beneficiario anche del reddito di cittadinanza, accusato di resistenza a pubblico ufficiale, tentato omicidio, porto e detenzione illecita di armi. Domenica scorsa, a Pontecagnano Faiano, la Squadra Mobile lo aveva arrestato dopo un lungo inseguimento con sparatoria, a seguito di un'indagine contro soggetti dediti a reati predatori. Il blitz contro i presunti rapinatori si era consumato in località Picciola, verso la zona della litoranea di Pontecagnano.

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Lo scafatese era seduto al lato passeggero di una Fiat Punto, mentre il conducente è rimasto ignoto. La vettura era seguita da cinque auto sotto copertura della polizia. Uno degli agenti ad un tratto era uscito da una Clio, si trattava di un vice ispettore, che aveva intimato l'alt ai due uomini. Ma di fronte al segnale degli agenti, il 38enne avrebbe estratto una pistola Beretta calibro 7,65, puntandola contro l'agente. Chi era alla guida dell'auto, invece, aveva tentato una fuga disperata, procedendo in retromarcia per poi urtare con violenza contro la fiancata anteriore di una delle auto della polizia. All'urto posteriore, di nuovo il guidatore della Punto era ripartito, ignorando la posizione del vice ispettore che si era piazzato con un altro collega per strada, per sbarrare ogni accesso all'auto. La polizia aveva a quel punto sparato in sequenza cinque volte per intimare l'alt ai due sospettati, ma l'auto aveva proseguito, facendo scattare per il 38enne anche l'accusa di tentato omicidio. Durante l'interrogatorio, l'uomo finito ai domiciliari, ha spiegato di non aver mai usato l'arma e di non essersi accorto dello stop delle forze dell'ordine, oltre che degli stessi agenti.  

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