Salerno, a 12 anni scende dallo scivolo
dell'acquapark e muore: le prime ipotesi

Salerno, a 12 anni scende dallo scivolo dell'acquapark e muore: le prime ipotesi
di Petronilla Carillo
Sabato 30 Luglio 2022, 23:53 - Ultimo agg. 6 Agosto, 17:16
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Aveva chiesto di andare in un parco acquatico da tempo ma i genitori non hanno mai potuto accontentarlo perché entrambi impegnati nel negozio di famiglia, un panificio in via Nolana a Pompei, proprio accanto al Santuario. Così il fratello e la sorella maggiore, dopo le ripetute insistenze del «piccolo di casa» ieri avevano deciso di accontentarlo e di portarlo all’Aquafarm sul litorale battipagliese. Nessuno avrebbe immaginato che poteva essere il suo ultimo giorno di vita perchè il gioco che tanto voleva fare si è rivelato fatale: il piccolo è morto, forse a causa di un colpo alla testa, forse per un malore. 

Flavio P., 12 anni, quasi non stava più nella pelle e felice ha iniziato a salire e scendere dagli scivoli e a passare da un gioco d’acqua ad un altro. Fino a quando non è accaduto quello che nessuno avrebbe mai voluto raccontare: è sceso da uno degli scivoli, si è alzato, è andato sulla sdraio accanto ai fratelli e ha iniziato a vomitare. Poi si è accasciato ed è morto. È accaduto alle 11 del mattino, davanti agli occhi sbigottiti dei tanti clienti della struttura. Inutili i soccorsi chiamati dai gestori dell’impianto: il cuoricino di Flavio non ha ripreso a battere. Sul posto è arrivata prima una pattuglia del commissariato di Battipaglia e poi gli agenti della Scientifica e della Mobile che ora stanno cercando di capire cosa è accaduto.

La procura di Salerno ha disposto l’autopsia sul corpo del piccolo e il sequestro dello scivolo. Tutto questo mentre la giornata, per tutti i clienti, ha preso una piega diversa. Molti anche i piccini rimasti sotto choc per quanto accaduto: qualcuno piangeva, i più piccoli osservavano facendo imbarazzanti domande ai genitori. 

I poliziotti hanno subito proceduto all’acquisizione e alla visione delle telecamere di sicurezza della struttura per cercare di capire cosa possa essere accaduto. Nessuna ipotesi è esclusa anche se saranno proprio gli accertamenti autoptici a dare risposte concrete. Flavio, quando è andato verso i fratelli per sdraiarsi, non aveva ferite, non era sanguinante. Anche il medico legale non ha riscontrato lesioni sul suo corpicino. L’ipotesi principale, dunque, sarebbe quella di un malore oppure di una lesione interna dovuta a qualche colpo preso nella discesa. Una prima risposta sembrerebbe essere arrivata nelle prime ore del pomeriggio proprio dalla visione del filmato che ritraeva Flavio, divertito e sorridente, nei suoi ultimi istanti di vita: il dodicenne, arrivato ad un dosso, uno di quelli che sono sugli scivoli per frenare la discesa, avrebbe planato e sarebbe ricaduto, probabilmente o sbattendo il corpo o la testa. E, viste le conseguenze di quanto poi accaduto, il colpo sarebbe stato anche violento provocandogli, probabilmente, delle gravi e irreparabili lesioni interne che non hanno consentito neanche di potergli prestare soccorso. Subito dopo il corpicino del piccolo è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia dove, nei prossimi giorni, sarà sottoposto ad autopsia. Il gestore delle piscine e alcuni testimoni sono invece stati sentiti dai poliziotti per ricostruire la dinamica. Come i fratelli del piccolo Flavio i quali, sotto choc, non hanno potuto far altro che dire poche parole. Al momento non ci sono indagati anche se non si esclude, nelle prossime ore, l’iscrizione sul registro degli indiziati di reato dei gestori della piscina o di altre persone che hanno a che fare con la sicurezza, al solo scopo di poter consentire loro di nominare un perito di parte. Una precauzione, in effetti. Ma la procura ancora non ha deciso in merito. 

È toccato proprio ai fratelli del dodicenne, tra le lacrime, avvisare i genitori. È stata la mamma a prendere la telefonata, da casa. Un grido di dolore ha squarciato il silenzio di un caldo sabato di luglio dove chi non era al mare era chiuso nella propria abitazione. I vicini non hanno neanche avuto il tempo di soccorrere la donna, uscita disperata, e di chiederle cosa fosse accaduto. Hanno compreso tutto leggendo le notizie che hanno iniziato a circolare sul web. Con la mamma sono andati a Battipaglia anche tutti gli altri parenti. Ma il destino è stato molto crudele e beffardo con i genitori del piccolo Flavio: la loro auto è rimasta intrappolata nel traffico della Napoli-Salerno prima e della litoranea dopo e, più di una volta, la mamma ha cercato di uscire dalla vettura per correre a piedi sull’autostrada e raggiungere il piccolo di casa per stringerlo a se per l’ultima volta. 

«Nessun genitore dovrebbe sopravvivere ai figli. La perdita di un figlio è come se fermasse il tempo, si apre una voragine che inghiotte il passato e anche il futuro. È uno schiaffo alle promesse, ai doni e sacrifici d’amore gioiosamente consegnati alla vita che abbiamo fatto nascere». Questo il messaggio del sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio e della sua amministrazione per la famiglia del dodicenne. E sempre ieri pomeriggio, quando alle 18 si sono aperti i lavori dell’assise comunale, il presidente del Consiglio ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare il loro piccolo concittadino morto. 

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