Salerno, ottima la qualità dell'aria: sei sforamenti di smog in dodici mesi

La zona peggiore è via Vernieri, la migliore Mercatello: in provincia ottimi risultati anche a Polla, Cava de' Tirreni e Battipaglia

Una centralina mobile per il rilevamento dell'inquinamento
Una centralina mobile per il rilevamento dell'inquinamento
di Gianluca Sollazzo
Domenica 10 Dicembre 2023, 06:30 - Ultimo agg. 15:53
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Traffico e sosta selvaggia non compromettono il livello di qualità dell’aria di Salerno. I rallentamenti registrati negli ultimi mesi per via di lavori programmati alle condotte idriche e il solito assalto di auto nei primi fine settimana di Luci d’artista non intaccano gli indici assai contenuti del livello di smog nel capoluogo. A dirlo l’Arpac nel suo bilancio aggiornato al 6 dicembre scorso. La migliore aria della Campania si registra a Salerno, perché il livello di smog rilevato dalle stazioni dell’agenzia regionale per l’ambiente è il più basso dei capoluoghi di provincia. Solo 6 sforamenti in 12 mesi dell’indice di polveri sottili da smog fanno balzare Salerno al primo posto nella graduatoria regionale dei capoluoghi di provincia. La performance del capoluogo è superata di pochissimo da Portici, stazione Parco Reggia, dove si rilevano 5 sforamenti del temuto indice di Pm10; nel salernitano solo il piccolo centro di Polla, nel Vallo di Diano, eguaglia la performance di Salerno toccando quota 6 sforamenti secondo la rivelazione della centralina “area Tritovagliatore”. Ma nella speciale classifica dei capoluoghi di provincia Salerno stacca Benevento che tra gennaio e dicembre ha toccato quota 22 sforamenti presso la centralina “Campo sportivo”, mentre un anno fa ne registrava 17 di sforamenti. 

Salerno ha quindi il livello di qualità dell’aria migliore in Campania, con sole 6 giornate negative sul fronte dell’inquinamento da smog. A dirlo è l’Arpac in un dossier del primo dicembre sulla qualità dell’aria analizzata dalle 40 centraline di rilevazione regionale. L’aumento della sosta selvaggia salernitana e del traffico (registrato negli ultimi mesi soprattutto sulla Lungoirno e sul Viadotto Gatto) non fanno salire alle stelle la concentrazione nell’aria del Pm10. E questo è sicuramente un buon auspicio per i prossimi mesi. Un punto da cui ripartire per il contenimento delle emissioni nocive nell’aria. Partiamo dall’analisi dei bollettini dell’aria resi noti dall’Arpac regionale. A Salerno nel 2023 si sono registrati solo 6 sforamenti dell’indice di Pm10 da smog: il trend più negativo s’è registrato nel primo trimestre dell’aria, poi si è arrestato. La centralina che ha fatto registrare più sforamenti di inquinamento giornaliero è quella di via Vernieri. Mentre la stazione Arpac di Mercatello si è fermata a un solo sforamento dell’indice di polveri sottili. 

La performance di Salerno spicca nell’ambito provinciale. A Battipaglia sono 7 gli sforamenti da smog rilevata dalla stazione di Parco Fiume. A Cava dei Tirreni zona stadio sono 8 invece le giornate negative da smog. A Nocera Inferiore la stazione scuola Solimena rileva 13 sforamenti. In provincia di Salerno, come detto prima, Polla si ferma a soli 5 sforamenti dell’indice di 50 microgrammi di polveri sottili. Salerno balza al primo posto della graduatoria regionale dei capoluoghi con l’aria più sgombra da smog. La situazione di Napoli è ancora nei limiti (sono infatti 35 le giornate negative consentite per legge) ma di gran lunga distante da quella di Salerno: nel capoluogo partenopeo la stazione Arpac dell’ospedale Pellegrini indica 31 giornate di sforamento del Pm10, se ne contavano 25 nello stesso periodo dell’anno scorso. A Caserta la centralina della scuola De Amicis registra 18 sforamenti del Pm10 da gennaio ad oggi.

Mentre ad Avellino sono 25 gli sforamenti in dodici mesi presso la stazione della scuola Alighieri; a Benevento 22 gli sforamenti. La situazione più nera – secondo l’Arpac – si registra nel comune di Acerra, zona industriale, dove sono 77 le giornate nere sul fronte della lotta al Pm 10, ben oltre quindi i limiti di legge. Seguono le situazioni critiche dei comuni di San Vitaliano (55 sforamenti annuali su 35 consentiti), Volla (47 sforamenti su 35).

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