Stop alle fasce orarie di ingresso a scuola e classi in presenza solo al 50%. È la “raccomandazione” che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, rivolge ai dirigenti scolastici, «in un contesto nel quale sono ancora molto gravi i rischi di un aumento dei contagi connessi alla ripresa delle attività scolastiche in presenza nelle scuole secondarie di secondo grado», prevista da lunedì prossimo. Le famiglie degli studenti delle superiori potranno fare richiesta della didattica a distanza a loro discrezione. A 48 ore dal ritorno in presenza di 55mila studenti delle superiori, le raccomandazioni del governatore De Luca scuotono però il mondo dei presidi salernitani. «Siamo nel caos», fanno sapere i dirigenti di licei e istituti superiori che fino a ieri mattina si erano organizzati con piani di ingresso a scuola scaglionati su due fasce orarie alle 8,15 e alle 9,30. «Non cambieremo l’organizzazione», dicono i capi d’istituto. Le raccomandazioni - a detta dei dirigenti scolastici - sono in contrasto con le disposizioni governative indicate dalla Prefettura di Salerno fino a mercoledì.
LE DECISIONI
Quanto agli orari di ingresso, il governatore invita infatti a non differenziarli «assicurando piuttosto il rispetto dei limiti percentuali di presenza in aula degli alunni attraverso forme di rotazione». Ieri sera gli organi collegiali delle scuole hanno deliberato gli ingressi scaglionati con orari differenziati. E nessun preside sembra intenzionato a seguire la raccomandazione della Regione. «Per quanto dettate da legittima preoccupazione per l’andamento epidemiologico - fa sapere l’Associazione nazionale presidi di Salerno tramite il suo presidente, Claudio Naddeo - le raccomandazioni della Regione ci lasciano nello sconcerto in quanto rischiano di vanificare il lavoro certosino fatto dai dirigenti scolastici nel rispetto delle disposizioni della Prefettura in sede di tavolo di coordinamento con l’Ufficio scolastico».