Sesso per evitare lo sfratto a Nocera Inferiore, l'inchiesta sull'ufficiale giudiziario si allarga

L’uomo avrebbe avuto interessi anche nell’acquisto di immobili messi all’asta, gli inquirenti ipotizzano anche un giro di falsi sinistri stradali

Il tribunale di Nocera Inferiore
Il tribunale di Nocera Inferiore
di Nicola Sorrentino
Venerdì 22 Settembre 2023, 07:00
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«Non aprite a nessuno, non fate rumori in casa; Chiunque sta là fuori ed entra è finita, voi lo fate entrare, devo entrare pure io dopo. Perché tengo l’avvocato appresso avete capito». Erano queste le raccomandazioni fornite dal 65enne ufficiale giudiziario, finito ai domiciliari giorni fa per svariati episodi di corruzione e concussione, oltre che per violenza sessuale, in servizio all’Unep del tribunale di Nocera Inferiore. La procura ricostruisce quanto accaduto ad ottobre del 2022, ad Angri, quando il dipendente del tribunale, in cambio di un’utilità non meglio identificata, avrebbe falsato un verbale sul mancato rintraccio di una donna. 

Sullo sfondo c’è una notifica di pignoramento da effettuare. In realtà la destinataria è presente in casa. L’ufficiale giudiziario, sollecitato da un avvocato nell’interesse del creditore, chiede informazioni sul pignoramento a carico della donna, concordando il giorno dell’accesso. È in quel momento che l’indagato chiama poi quest’ultima e si rende disponibile ad attestare falsamente il mancato rintraccio, spiegandole cosa evitare affinché la notifica non venga effettuata. La donna replica: «Io so come disobbligarmi poi, per il rispetto nei vostri riguardi». Per il gip le conversazioni tra i due provano «l’accordo corruttivo» tra la donna e il 65enne, responsabile di aver compiuto un atto contrario ai suoi doveri d’ufficio. Tuttavia, l’inchiesta sull’ufficiale giudiziario - che nei prossimi giorni sarà interrogato e potrà spiegare, chiarire e contestare le accuse - potrebbe allargarsi a nuove ipotesi di reato, stando a quanto ricostruito dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera. Il quadro cautelare viene ulteriormente aggravato da altri elementi, come ad esempio il rifiuto e omissione d’atti d’ufficio, che l’uomo avrebbe concretizzato a favore di una persona citata dinanzi alla Corte d’Appello di Napoli. L’obiettivo, infatti, era di allungare i tempi del procedimento e arrivare alla prescrizione: «Vogliamo fare una cosa? Per essere sicuri - dice il 65enne all’uomo - che la cosa vada in prescrizione, io dico che sono venuto e non ti ho trovato, non so che hai il negozio, ho trovato chiuso».


Ancora, l’uomo avrebbe avuto interessi anche nell’acquisto di immobili messi all’asta, nonostante il divieto a chi riveste il suo ruolo come disciplinato dal codice di procedura civile, avendo sfruttato - secondo le ipotesi del pm - un’altra persona. E lo stesso sarebbe stato fatto per un giro «di falsi sinistri stradali». Tutte ipotesi al vaglio dell’organo inquirente, che per il gip giustificano la misura dei domiciliari per il 65enne. Per il giudice, infatti, la misura allontanerà l’ufficiale giudiziario dal contesto di appartenenza e «da qualsivoglia occasione di ripetizione di condotte corruttive e concussive, non potendo avere a che fare con parti private e potenziali tonti di nuovi accordi corruttivi». Sui 25 capi d’accusa, inoltre, sono 17 quelli che hanno retto il vaglio del giudice. Per i restanti non sono stati raggiunti elementi sufficienti per reggere l’ipotesi d’accusa. L’inchiesta nei riguardi del 65enne di Roccapiemonte era partita dopo la denuncia di una delle due donne che, secondo l’accusa, sarebbe stata costretta a subire rapporti sessuali, pur di evitare chi lo sfratto di casa e chi, invece, un pignoramento di svariate migliaia di euro. Le due, in condizioni economiche difficili e per la paura di perdere l’affido dei figli, sarebbero state minacciate dall’uomo, al punto da prestarsi a soddisfare le sue pretese di natura sessuale.

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Per il gip, il racconto delle due donne vittime di violenza sessuale, oltre che di concussione, ha trovato pieno riscontro negli atti acquisiti, oltre che dagli elementi raccolti dalle intercettazioni e dall’analisi dei tabulati telefonici e nei servizi di osservazione.
 

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