Malati di Sla, sportello unico all'ospedale Ruggi di Salerno

Malati di Sla, sportello unico all'ospedale Ruggi di Salerno
di Clemente Ultimo
Giovedì 18 Dicembre 2014, 12:58 - Ultimo agg. 12:59
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Sarà attivato ad inizio gennaio lo sportello nato dalla collaborazione tra l’Azienda ospedaliera universitaria e la sezione provinciale dell’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. Una struttura destinata a diventare non solo il primo punto di riferimento per i malati di sla ed i loro familiari, ma anche l’elemento intorno a cui costruire un percorso diagnostico e terapeutico in grado di assicurare una presa in carico «globale» del paziente. Presso lo sportello che sarà attivato all’interno del Ruggi saranno presenti volontari dell’Aisla e, soprattutto, uno psicologo cui spetterà il delicato compito di accompagnare il malato di sla ed i suoi familiari lungo il percorso terapeutico, ad iniziare dal difficile momento della diagnosi. L’obiettivo principale, tuttavia, è quello di fare dello sportello un primo elemento di un più ampio percorso di cura del paziente e di sostegno alla sua famiglia. Ed è proprio questo punto ad essere stato evidenziato con forza nel corso della stipula del protocollo d’intesa tra il Ruggi D’Aragona e Aisla, firma avvenuta ieri mattina presso l’ospedale di via San Leonardo alla presenza del direttore generale Vincenzo Viggiani e del presidente provinciale dell’associazione Pina Esposito. «Il protocollo d’intesa che sigliamo oggi – dice Viggiani - speriamo possa fungere da apripista per la definizione di un percorso diagnostico-terapeutico che coinvolga tutte le istituzioni». Ad iniziare dall’Asl, come ha sottolineato lo stesso manager del Ruggi, impegnatosi a coinvolgere nell’iniziativa anche i vertici dell’azienda sanitaria salernitana. Obiettivo dare vita ad una rete territoriale che, grazie alla collaborazione tra l’ospedale ed i servizi ambulatoriali e domiciliari assicurati dall’Asl, possa garantire la costruzione di un percorso in grado di garantire una copertura a tutto tondo delle esigenze dei malati di sla. La necessità di un approccio multidisciplinare è stata ben evidenziata dalla dottoressa Antonella Toriello, coordinatrice del gruppo operativo sla, secondo cui «il risultato più importante da raggiungere è quello di arrivare alla definizione di un protocollo diagnostico, terapeutico ed assistenziale, presupposto indispensabile per migliorare prestazioni e risultati». «A breve – dice Pina Esposito, presidente di Aisla Salerno - dalla Regione Campania dovrebbero essere messe a punto nuove linee guida sul trattamento dei pazienti affetti da sla, questo ci consentirà di avere nuovi punti di riferimento nel processo di costruzione di quella rete territoriale integrata che resta il nostro vero obiettivo».

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