SARNO. Rischiano il processo padre e figlio di Sarno, M.A. e G.A. , chiamati a rispondere di una violenta aggressione nei confronti di una terza persona, finita in ospedale il 2 luglio scorso a Sarno. I due imputati, in concorso con altri individui rimasti allo stato non identificati, consumarono un raid, costato a entrambi l'accusa di tentata estorsione e lesioni. Secondo le accuse della Procura di Nocera Inferiore, che ha da poco concluso le indagini, uno dei due, armato di bastone, rivendicò un debito pregresso di mille euro.
A prestare il denaro alla vittima, in particolare, sarebbe stato proprio uno dei due imputati, per affrontare delle presunte spese legali. La vittima non li aveva e non li versò, dando il via alla vendetta.
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Nello stesso momento, l'altro imputato colpì con il bastone il lunotto posteriore del mezzo, distruggendolo. Insieme agli altri, poi, fu consumata la violenta aggressione sulla vittima, colpita alla testa e poi anche con pugni e calci. L'uomo rimediò un trauma cranico ed escoriazioni all'avambraccio, come riportato dal referto medico dell'ospedale di Sarno. Poi la denuncia. Ad indagare furono gli agenti del commissariato di polizia di Stato di Sarno. I due ora passeranno il vaglio del gip, prima di essere processati