Acqua e vasi sui balconi dei vicini:
nei guai la stalker condominiale

Acqua e vasi sui balconi dei vicini: nei guai la stalker condominiale
di Viviana De Vita
Giovedì 14 Dicembre 2017, 06:42
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Aveva reso la vita impossibile a due famiglie, che risiedevano nel suo stesso stabile, minacciandole anche di morte. Una persecuzione protrattasi per cinque lunghissimi anni, dal 2006 al 2011, che è costata la condanna a 2 anni e 3 mesi di reclusione ad una 61enne di Battipaglia, moglie di un sottoufficiale dei carabinieri in pensione, trascinata in un’aula di tribunale con una serie di accuse che vanno dalle molestie alle ingiurie fino allo stalking e alle lesioni personali. La sentenza è arrivata nel pomeriggio di ieri dopo le discussioni dei legali, gli avvocati Luigi Capaldo, difensore dell’imputata, e Orazio Tedesco, parte civile per conto delle due famiglie vittime delle vessazioni perpetrate dalla 61enne. La donna è stata condannata anche a mille euro di provvisionale per ogni costituita parte civile, e al risarcimento del danno da stabilirsi in separata sede. Cancellate a causa dell’avvenuta prescrizione le accuse di molestie e ingiuria, la condanna è arrivata solo per le ipotesi di reato di stalking e lesioni.

Secondo le accuse formulate dalla Procura e fondate sulla denuncia delle parti lese, la donna aveva attuato una serie di assurdi comportamenti tali da rendere la vita impossibile ai condomini e coinvolgendo nei suoi atti persecutori anche alcuni bambini residenti nel condominio che sarebbero stati a tal punto offesi e minacciati da averne riportato «un perdurante e grave stato di ansia e di paura e un fondato timore per l’incolumità». Alla donna erano contestati una serie di atteggiamenti molesti consistenti nel gettare sui balconi dei condomini acqua sporca, noccioli di frutta, chewingum e perfino un vaso con all’interno una pianta. 
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