Valzer di supplenti sulle stesse cattedre: il boom di rinunce e dimissioni

Un docente in cattedra
Un docente in cattedra
di Gianluca Sollazzo
Lunedì 21 Novembre 2022, 07:59 - Ultimo agg. 17:42
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Valzer di supplenti sulle stesse cattedre. Il boom di rinunce e dimissioni spinge il Provveditorato a scorrere le graduatorie provinciali per correre subito ai ripari. Dopo circa un trimestre di lezione, nelle scuole salernitane continuano a registrarsi cattedre non ancora coperte. I posti da assegnare sono imputabili al picco di rinunce da parte dei precari precedentemente assegnatari. Sino ad oggi, stando a quanto si apprende dal Provveditorato, sono ben 280 le cattedre che hanno cambiato docente in poche settimane a seguito di rinuncia. Si sta registrando il fenomeno per cui molti supplenti hanno optato per la rinuncia alla cattedra a causa della sede di nomina ritenuta scomoda. Le supplenze infatti sono su base provinciale e moti precari si stanno tirando indietro. Ma, stando a quanto si apprende, si tratta di docenti supplenti che non hanno molta esperienza e si sono tirati indietro.

Un fenomeno crescente che crea sicuramente disagi ai presidi, costretti a chiedere all'amministrazione scolastica una nuova convocazione. Nei giorni scorsi il Provveditorato, diretto da Mimì Minella, ha annunciato una nuova e obbligata tornata di nomine di precari viste le sopravvenute dimissioni e rinunce dei precari incaricati. La macchina dell'Ufficio scolastico è in pieno fermento dopo tre mesi. Le nomine a scorrimento continuano al ritmo di due al giorno. L'ultima è avvenuta il 15 novembre. «Viste le comunicazioni di rinunzia all'assegnazione di sede disposta con l'ultimo scorrimento da quest'Ufficio, fatte pervenire dagli interessati e/o comunicate dalle Istituzioni scolastiche interessate», il dirigente provinciale Minella ha ritenuto di effettuare nuove nomine a scorrimento, ben trentacinque su vari ordini di scuola, proprio a seguito del picco di rinunce alla proposta di lavoro. Lasciando la cattedra, i supplenti provocano un vuoto liberando posti e lasciando scoperte le classi. E in mezzo ci sono le scuole che vanno in difficoltà, costrette a mantenere ancora orari di lezione ridotti e a fare i salti mortali nella copertura delle cattedre. Un disagio imprevedibile fino a qualche anno fa. Eppure la nomina annuale ha sempre fatto gola ai precari. Quest'anno, invece, il capovolgimento di fronte che obbliga l'amministrazione a nuovi turni di nomina. Il fenomeno è oggetto di riflessione anche da parte dei sindacati. Ben 280 rinunce di precari e cattedre lasciate scoperte sono tante.



«Alcuni docenti - osserva Susy Parrillo, referente territoriale Uil scuola Salerno - hanno già accettato una supplenze da graduatoria di istituto e, anche se piú breve, lavorano in scuole poco distanti dal proprio domicilio con possibilità anche di vedersi prorogata la supplenza. In altri casi si tratta di incarichi annuali su posti di sostegno assegnati da graduatorie incrociate cioè a docenti senza titolo di specializzazione che, probabilmente, non avendo alcuna esperienza, di fronte a situazioni problematiche non se la sentono di proseguire l'incarico. Spesso poi - conclude Parrillo - capita che più che una rinuncia ci sia una risoluzione del contratto a seguito di una verifica del punteggio che la scuola è tenuta a fare al primo incarico del docente». Sono oltre 2.800 le supplenze assegnate sino ad oggi dall'Ufficio scolastico.Ma a trovare lavoro è meno di un supplente su 15. La provincia di Salerno è tra le più affollate per numero di precari della scuola. Si è passati dai 23mila aspiranti supplenti di due anni fa a ben 44mila docenti. Sono 3.918 i docenti alla scuola dell'infanzia prima fascia, 190 si trovano invece in seconda fascia della scuola dell'infanzia. Alle scuole elementari in prima fascia troviamo 3.929 supplenti iscritti nelle Gps, mentre in seconda fascia se ne contano 225. Alle scuole medie 893 i prof in prima fascia e 7.569 quelli censiti in seconda fascia. Alle scuole superiori grande affollamento: 1.759 i prof in prima fascia e addirittura 24.947 i supplenti in seconda fascia. Complessivamente sono 43.430 i precari in graduatoria provinciale che aspirano ad una supplenza. Eppure la grande contraddizione è il boom di rinunce, circa 280, in poche settimane. La distanza, i viaggi e la poca esperienza hanno sicuramente pesato.
 

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