Medici napoletani in Medioriente per curare la malattia di Huntington

Medici napoletani in Medioriente per curare la malattia di Huntington
Venerdì 11 Luglio 2014, 09:42
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A seguito dell'inaugurazione del Centro Nazionale di Genetica (CNG) di Muscat (Sultanato dell'Oman) avvenuta lo scorso 20 novembre 2013, ormai ufficialmente entrato in funzione il Centro di Neurogenetica dedicato alle malattie rare ereditarie del sistema nervoso, con particolare attenzione alla malattia di Huntington e alle patologie ad essa correlate.



A partire dallo scorso 3 febbraio, sono state effettuate oltre 50 viste ambulatoriali da Ferdinando Squitieri, l'esperto italiano cui è stato affidato, dal Ministero della salute omanita, il compito di rendere operativo il centro per la diagnosi genetica e la cura delle malattie rare neurodegenerative.

Si tratta della prima volta che in Oman pazienti affetti da queste gravissime malattie ricevono assistenza specialistica. "Questi pazienti e le loro famiglie non avevano la possibilità di ricevere né diagnosi né assistenza nel loro paese- afferma Squitieri - ciò li ha condotti più volte verso altri paesi dell'Asia nel tentativo di trovare cure e conoscenza, con enormi costi a fronte di terapie prive di basi scientifiche."

Squitieri sta lavorando insieme ai neurologi e ai genetisti locali per sviluppare la parte assistenziale e di diagnostica genetica, per avviare un percorso di consultorio genetico e per dare forza ad iniziative di ricerca scientifica, sia biologica che clinica, su queste patologie.



Ferdinando Squitieri, direttore del Centro di Neurogenetica e Malattie Rare dell'IRCCS Neuromed di Pozzilli (IS) è anche presidente della Lega Italiana Ricerca Huntington e malattie correlate onlus (www.lirh.it) che è parte del network europeo Huntington (EHDN European Huntington Disease Network). La LIRH ha rappresentato il primo punto di contatto con l'Italia per i pazienti omaniti, che hanno successivamente dato vita alla Oman Huntington Disease Association, attualmente operativa come punto di riferimento per i paesi di quell'area.



La tenacia dei familiari, lo spirito di iniziativa della LIRH, il sostegno del Ministro della Salute amanita Ahmed bin Mohammed al Saeedi, del direttore del CNG dr.ssa Anna Rajab e dell'Ambasciatore italiano in Oman dr.ssa Paola Amadei, il supporto della Sapienza Università di Roma, interlocutore scientifico dell'operazione, hanno reso possibile la realizzazione di un raro esempio di solidarietà tra popoli diversi.

"E' motivo di profondo orgoglio per l'Ateneo - dichiara il Magnifico Rettore Prof. Luigi Frati - contribuire ad una operazione di tale rilevanza culturale, scientifica ed umana, grazie alla competenza e alla professionalità del nostro Ferdinando Squitieri."



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