Mimì alla Ferrovia presenta il menu estivo: «All'insegna dei sapori d'Oriente»

Lo storico locale napoletano lancia le sue nuove ricette

Lo chef Salvatore Giugliano, del ristorante "Mimì alla Ferrovia"
Lo chef Salvatore Giugliano, del ristorante "Mimì alla Ferrovia"
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 16 Luglio 2023, 12:24 - Ultimo agg. 17 Luglio, 17:16
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Sedersi a tavola è un'esperienza sensoriale di primo grado. Da Mimì alla Ferrovia, tappa obbligata per chi ama i sapori della cucina nostrana, l'estate diventa l'occasione ideale per rinnovare quel patto di fede con la tradizione che tuttavia non rinuncia all'innovazione. Con parsimonia, certo: perché in gastronomia dalla via maestra non si deve mai debordare prendendo scorciatoie troppo rapide e tanto meno improbabili solo per stupire con effetti speciali.


Mimì non è solo uno dei templi della ristorazione, non solo uno dei pochi luoghi del buon mangiare che può fregiarsi del rango di "Locale Storico", no. E' di più. E la prova sta nell'intuizione dello chef Salvatore Giuliano, che anche quest'anno ha voluto plasmare un menu estivo a sua immagine e somiglianza: nel solco di quell'equilibrio sapiente che riesce a coniugare tradizione con innovazione (mai rivoluzione) gastronomica. Salvatore,  classe 1991, figlio del “Michele senior”, ha nel DNA la passione per la cucina tanto che - dopo aver conseguito il diploma di maturità scientifica -ha avviato un personalissimo percorso fatto di esperienze culinarie nelle cucine stellate e di rango: dal “Marennà”, dove ha cominciato a rubare i primi segreti del mestiere, ai "Quattro Passi" di Nerano, dal "Mosaico" con Nino Di Costanzo, al "Faro di Capo d'Orso", fino al grande salto in Oriente - all' "Ichikawa" di Tokyo - dove assorbirà quella traccia esotica che oggi rimane presente in molti dei suoi piatti.
Non a caso la sua filosofia in cucina resta racchiusa in tre parole fondamentali: "Sognare con equilibrio".

Si parte dagli antipasti, senza mai rinunciare a due must: il peperone imbottito (ricetta segretissima che dopo mezzo secolo e più continua a incantare) e la parmigiana di melanzane, meglio se accompagnata da una ricottina - velluto puro - con granella di nocciola e mostarda di pomodoro. Da assaggiare i Gua baoh alla Mimì, soffici panini cotti al vapore della tradizione cinese rivisitati alla napoletana e farciti di stracotto alla genovese, imperdibili le alici croccanti con provola e zucchine alla scapece e mayo al wasabi, mentre i più ardimentosi potranno osare lanciandosi su una versione dei tradizionalissimi crocchè di patate ricoperti da un  ridotto di maionese.
Niente deroghe sui primi piatti. Per dare sollievo al caldo di questa estate sahariana nessun dubbio: optiamo senza dubbio sulla freschezza delle linguine con zucchine, fiori di zucca e mentuccia con una vellutata del mitico provolone del monaco o, in alternativa, ravioli rigorosamente impastati a mano con spigola e limone semicandito in salsa di seppie e prezzemolo. 
Altre sorprese nell'esplorazione dei secondi: imperdibile il polpo scottato con scarola al kimchi; il calamaro con fagiolini e mela annurca, come poure il baccalà condito con papaccelle, scarola riccia e olive nere dry.

Per i tradizionalisti impenitenti c'è poi tutta una scelta di pescato del giorno: fritto, al forno, al sale o - ed è davvero un'eccellenza - all'acquapazza.


Impossibile non chiudere senza una caprese (quella ai limoni di Sorrento è superba), il mitico babà o una mousse ai tre cioccolati. Sempre ricca e di primissimo livello la carta dei vini, che privilegia ovviamente le eccellenze del terroir, ma che è capace di soddisfare anche le richieste su etichette nazionali ed internazionali.
Tradizione e innovazione a braccetto anche d'estate: ecco il vero segreto, la pria e più genuina ricetta che fa di Mimì alla Ferrovia una scommessa che continua a essere vinta ogni giorno.

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