LAS VEGAS - Dopo due anni di stop forzato, Las Vegas si riprende tutto e ospita il più grande Expo di Pizza del mondo.
Centinaia di stand, migliaia di espositori provenienti da ogni angolo del pianeta, tanta Italia e tantissima Napoli.
Tanta energia, tante novità e soprattutto tanta ritrovata normalità.
E, naturalmente, tanti protagonisti, anche.
Su tutti, il nuovo campione del mondo: Carmine Candito, 45 anni e originario di Mergellina, ora al banco della pizzeria ‘O Munaciello di Miami.
“Best” pizza napoletana e pure “Best of the Best”, il premio assegnato al miglior pizzaiolo in assoluto.
È trionfo totale per il team Rega USA Imports, che si ritrova nelle parole del suo giovanissimo presidente.
Luigi, classe 1991, all’esordio (col botto!) nel perimetro del monumentale Pavillion Center, tra orgoglio in fiamme e occhi lucidi:
«Sul tetto del mondo, un’avventura che non poteva cominciare meglio», quasi grida mentre abbraccia tutti.
Tutta la sua squadra, appunto, celebrata a favore di pubblico e telecamere americane: Latteria Sorrentina, Molini Ambrosio, Frantoio Muraglia, Armatore Cetara e a chiudere il cerchio proprio Agriconserve Rega, con un pomodoro San Marzano Dop che profuma di meraviglia, da Striano e dai piedi del Vesuvio, fino alle latitudini a stelle e strisce.
All’ombra delle bandiere di una Campania tanto scintillante, il talento e la simpatia dei volti che fanno impazzire la folla e i palati.
Ciro Iovine di “Song’ E Napule New York”, oramai star social e televisiva, e Giovanni “La Leggenda” Gagliardi de “La Leggenda Pizzeria” di Miami, altra fenomenale furia scatenata.
Altro numero 1, Daniele Uditi di “Pizzana”, re della West Coast e idolo di serie tv.
E poi Rosario Granieri di “Pizza Secret” da Brooklyn e Antonio Mancini di “Atmosphere” dalla Sarasota di un’altra West Coast, ma quella della Florida.
Si ride, si scherza, si mangia divinamente. La pizza, ma pure la pasta patate e provola.
Si percepisce un’atmosfera di amicizia e di professionalità.
In un tutt’uno, di famiglia, evidentemente destinata a percorrere chissà ancora quanta strada.
Una sorta di premonizione che l’entusiasmo di questi ragazzi sia soltanto l’inizio, di una corsa più lunga, di una storia più vasta, di un successo già scritto.
Onore al lavoro, al coraggio, alle radici, alle ali e al futuro.
Al cuore di Napoli e all’orizzonte sconfinato di un’America che resta la terra del Sogno.
Uno, oggi, si è realizzato qui, tra milioni di luci, in mezzo al deserto.
Quello di Carmine Candito, che si porta a casa la gloria e due assegni per un totale di 9mila dollari.
Quello di un intero gruppo che ha vinto, ma che ha già voglia di rilanciare, di volare sempre più in alto.
Di vincere ancora, insomma: nel business e nel divertimento. E nella vita.
Se l’American Dream avesse uno sguardo, sarebbe lo sguardo fiero ed emozionato di tutti questi ragazzi.
(Tutte le foto sono di Lorenzo Franco)