Lauro, a Palazzo Pignatelli torna “Calici a Palazzo”

il progetto “Terre dell’antico clanis”, un consorzio che riunisce 21 comuni impegnati nella produzione di olio extravergine d’oliva

Lauro, a Palazzo Pignatelli torna “Calici a Palazzo”
Lauro, a Palazzo Pignatelli torna “Calici a Palazzo”
Domenica 10 Settembre 2023, 19:17
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Sabato 9 settembre, alle 21, a Lauro le porte di Palazzo Pignatelli si sono riaperte in occasione dell’evento “Calici a Palazzo”, un percorso enogastronomico alla scoperta degli antichi sapori della zona. Dai vini Gragnano e Pompeano ai formaggi Carmasciano e Canestrato, preparati seguendo antiche ricette, quella di ieri è stata: “Una serata all’insegna del buon vino e delle belle persone che ci fa rivivere sapori e prodotti di grande qualità”, ha commentato il sindaco di Lauro Rossano Sergio Boglione.

A prendere parte all’incontro molte aziende che hanno proposto degustazioni dei propri prodotti e presentato le ultime novità in campo enogastronomico. Protagoniste della serata le imprese nate dall’idea di giovanissimi, che dopo gli studi universitari, anziché cercare fortuna all’estero, hanno deciso di restare per valorizzare le ricchezze della propria terra. Un esempio significativo è rappresentato da “Antiche Radici”, un’azienda al femminile nata dall’iniziativa di due cugine Gilda e Francesca Iovine, due ragazze che dopo la laurea hanno fondato la propria azienda vinicola per recuperare le loro “antiche radici”, quelle di una famiglia impegnata da oltre 30 anni nella produzione di vino. 

In soli due anni l’impresa è decollata, riuscendo ad allargare la vendita oltre i confini nazionali in particolare in Germania e Inghilterra.

Nella serata di ieri Gilda e Francesca hanno presentato il vino Gragnano e il rosso Pompeano, selezionato tra i migliori vini d’Italia al Vinitaly di quest’anno con un punteggio di 90 su 100. Vini questi, rigorosamente preparati secondo un’antica ricetta familiare, frutto del genio del nonno di Gilda: «Noi colleghiamo il vecchio e il nuovo come dimostra il Gragnano di Treviti, un vino rifermentato in bottiglia che stiamo rimettendo sul mercato, recuperando un’antica ricetta», rivela la fondatrice di Antiche Radici.

Una passione che nasce dal legame con la propria storia, la stessa che anima anche Paride Ferraro, cavatore di tartufi e curatore di mostre micologiche, che dopo gli studi classici e una laurea in Lettere, ha deciso di dedicarsi alla passione scoperta all’età di 17 anni, quella per la tartuficultura: «Nel mio caso la passione ha preso il sopravvento, il tartufo è la mia vita», dichiara Paride che a Palazzo Pignatelli ha presentato una serie di specialità tutte a base di tartufo in collaborazione con l’Azienda Agricola Augustus di Moschiano.

Giovane e innovativo anche il progetto “Terre dell’antico clanis”, un consorzio che riunisce 21 comuni impegnati nella produzione di olio extravergine d’oliva. Risultato di un’intuizione avuta da Alessandro Cuomo ai tempi dell’università, l’idea di creare un consorzio e di battersi per ottenere la certificazione D.O.P. è nata quando da studente universitario Alessandro si è trovato a dover scegliere l’argomento della sua tesi di laurea. In quell’occasione, unendo l’utile al dilettevole, ha deciso di impegnarsi per salvaguardare il futuro di una produzione abbandonata da molti per i costi eccessivi: ”Non c’è nulla di personale in tutto questo, ottenere il riconoscimento D.O.P. per il nostro olio significherebbe garantire una crescita a livello territoriale, ma soprattutto dare un futuro a chi vive di questo”, ammette Alessandro.

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