La premeditazione è una variabile decisiva che nel futuro processo a Filippo Turetta, accusato di aver ucciso con «ferocia» Giulia Cecchettin, potrebbe portarlo, se riconosciuta, fino ad una condanna all'ergastolo. Per arrivare a contestare anche quella aggravante gli inquirenti stanno lavorando proprio su numerosi elementi, tra cui pure l'acquisto on line pochi giorni prima, forse due o tre, dell'11 novembre di quel nastro adesivo che l'ex fidanzato avrebbe usato per impedire alla 22enne di urlare durante l'aggressione in due fasi, durata circa 25 minuti.
Filippo Turetta, chiusi i gruppi Facebook che lo sostenevano: ecco cosa c'era dentro