Incidente bus a Mestre, la Procura: «Nessun contatto con un altro mezzo». Identificati i 21 morti: tutti stranieri tranne l'autista

Mercoledì 4 Ottobre 2023, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 00:04 | 1 Minuto di Lettura

I feriti: «Dove sono i nostri parenti?»

I quattro pazienti coscienti ricoverati all'ospedale dell'Angelo di Mestre «dicono molte cose, chiedono informazioni dei cari che erano insieme a loro. C'erano famiglie intere, nonni, nipoti, coniugi. Ognuno chiede della propria famiglia». Lo ha detto Chiara Berti, direttrice medica della struttura. «È successo meno di 24 ore fa, il primo problema è di salute e poi viene anche tutto il resto - ha aggiunto - Adesso stiamo cercando di curare, appena saranno nelle condizioni c'è chi interverrà dal punto di vista del trauma psicologico».

«È un momento doloroso, difficilissimo. Man mano che passano le ore diminuisce la speranza di queste persone, le stiamo accompagnando in questa situazione drammatica». Sono le parole di Moreno De Rossi, primario di Psichiatria dell'ospedale di Mestre, che sta assistendo i parenti delle vittime, con equipe operativa dalla notte, con le prime persone arrivate in mattinata, altre ancora in arrivo.

«Ogni situazione è diversa: ci sono genitori che chiedono dei figli, figli che chiedono di genitori, mariti che cercano le mogli», aggiunge. In questo momento «non abbiamo affrontato» la ricostruzione di quanto successo. Sono arrivate anche rappresentanze diplomatiche che stanno supportando le persone.

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