Mutui variabili in calo (ma non per tutti), perché a gennaio per alcuni la rata non è diminuita

di Marta Giusti
Mercoledì 17 Gennaio 2024, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 13:57 | 1 Minuto di Lettura

Il calo dei mutui a tasso variabile

Primo dietrofront dei tassi sui mutui dopo 24 mesi di rialzi, in vista dei tagli attesi dal mercato da parte della Bce nel 2024. A dicembre, secondo i dati diffusi dall'Abi, quelli sulle nuove operazioni sono scesi al 4,42% dal 4,5 del mese precedente. A dicembre 2022 era pari al 3,01%. Come sottolinea l'Abi il ribasso è influenzato dall'andamento di mercato dei tassi Irs, sceso nelle scorse settimane, su cui si basano i mutui a tasso fisso anche se restano le incognite geopolitiche per i prossimi mesi. Nel rapporto inoltre si rileva che «sul totale delle nuove erogazioni di mutui il 62,5% erano mutui a tasso fisso (79,3% il mese precedente). Il tasso medio sui nuovi prestiti in euro alle società non finanziarie è salito al 5,69% (1,44% a giugno 2022; 5,48% a fine 2007). Il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie è risultato invece stabile e pari al 4,76% (2,21% a giugno 2022; 6,16% a fine 2007».

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