Nubifragio a Bardonecchia, turisti in fuga: «Mancano acqua e luce». Il Frejus gonfiato da una bomba d'acqua, poi l'onda anomala

Lunedì 14 Agosto 2023, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 08:48 | 1 Minuto di Lettura

La dinamica

Una bomba d'acqua in un punto remoto e assai circoscritto fra le montagne dell'Alta Valle di Susa al confine fra Italia e Francia. C'è questo all'origine della colata di fango e detriti, una sorta di piccola frana, che si è abbattuta ieri sera sull'abitato di Bardonecchia. La ricostruzione è stata operata nel centro congressi della città, dove è stata allestita una Unità di crisi alla quale partecipa l'assessore regionale alla protezione civile Marco Gabusi. «Ieri sera - è stato spiegato -a Bardonecchia neppure pioveva. La centralina di Rochemolles ha rilevato 3 mm di acqua: è stato sul versante opposto che si è abbattuto il violento nubifragio». Il rio Frejus, che sul versante italiano prende il nome di Merdovine, ha raccolto una copiosa quantità di fango e detriti da un affluente e si è ingrossato al punto che nel tratto in cui attraversa Bardonecchia il letto si è alzato di almeno 5-6 metri. Incontrando un primo ponte si è determinata una sorta di onda anomala, un piccolo tsunami, che ha frantumato i parapetti. Poi, proseguendo la corsa, il rio è esondato, danneggiando un secondo ponte e seppellendone un terzo all'altezza di un albergo e del commissariato di polizia. Decine di auto parcheggiate nei paraggi sono state trascinate verso valle fino ad uscire dal territorio del Comune.

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