Le sanzioni
Oggi l’Agenzia delle Entrate tende a considerare tutti i crediti contestati come “inesistenti”. Classificarli in questo modo consente al Fisco di poter accertare anche periodi molto vecchi nel tempo, fino a otto anni, mentre per i crediti “non spettanti” l’azione di estingue dopo cinque anni. Ma cambiano anche le sanzioni, sia amministrative che penali. Quelle dei crediti inesistenti sono molto più pesanti. L’intenzione è di chiarire bene quando un credito può essere qualificato come “inesistente” e quando invece va considerato più semplicemente “non spettante”.