Scuola, l'anno dei ponti: ecco tutte le date. Ma è stangata ripetizioni: fino a 500 euro a materia

Gli istituti riaprono per gli esami di riparazione: coinvolto il 18% degli studenti. In molte Regioni lezioni da lunedì11. Il Lazio riprende il 15, chiusura l'8 giugno

Scuola, l'anno dei ponti. Ma è stangata ripetizioni: fino a 500 euro a materia
Scuola, l'anno dei ponti. Ma è stangata ripetizioni: fino a 500 euro a materia
di Lorena Loiacono
Sabato 2 Settembre 2023, 06:20 - Ultimo agg. 06:29
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Conto alla rovescia per il ritorno in classe, tra debiti da recuperare con il salasso delle ripetizioni fino a 500 euro e il tour de force dei compiti da finire: l'11 settembre iniziano infatti le prime lezioni in Piemonte, le ultime a partire sono invece Emilia Romagna, Toscana e Lazio il 15 settembre. Le scuole possono decidere di anticipare la riapertura di qualche giorno rispetto alle indicazioni regionali, anche in vista dei numerosi possibili ponti che offre quest'anno il calendario: il primo novembre è mercoledì e si presta quindi a un lungo ponte dal 28 ottobre, l'8 dicembre è venerdì e quindi allunga il fine settimana che segue, ancora di più il 25 aprile che cade di giovedì e potrebbe portare una lunga settimana di pausa fino a mercoledì 1 maggio. Si tratta di possibili pause che andranno ad aggiungersi alla pausa natalizia, prevista dal 23 dicembre al 6 gennaio 2024 compresi, e quella di Pasqua dal 28 marzo al 2 aprile 2024. La scuola finirà l'8 giugno e la maturità inizierà il 19 giugno. Intanto, in questi giorni, c'è chi anticipa il rientro per conquistare la promozione dopo aver avuto dei debiti formativi a giugno: archiviate spiagge e serate con gli amici, per i ragazzi "rimandati" adesso è il momento di fare i conti con gli esami di riparazione che si svolgono soprattutto nei primi giorni di settembre.

La stangata estiva

Un momento delicato che, quest'anno, coinvolge il 18% degli studenti delle superiori: tanti sono, infatti, i ragazzi che hanno avuto almeno un debito da colmare e quindi a giugno hanno avuto lo scrutinio sospeso, senza ricevere la promozione piena. Per arrivare preparati alle prove di questi giorni, così da accedere all'ano scolastico successivo senza brutte sorprese, gli alunni hanno dovuto studiare durante le settimane estive. Per alcuni sono stati sufficienti i corsi di recupero organizzati dalle scuole ma per molti altri sono state necessarie le ripetizioni private, a pagamento. Ed è qui che arriva la stangata estiva per le famiglie, altro che caro-ombrellone: la spesa per preparare un ragazzo all'esame di settembre si aggira sulle centinaia di euro. Secondo un sondaggio di skuola.net, infatti, tra i ragazzi rimandati più di 7 su 10 hanno preso ripetizioni private oltre ai corsi scolastici gratuiti offerti dalle scuole. Non solo, per 3 studenti su 10 inoltre i corsi non sono stati organizzati: per il 12% degli alunni la scuola non ha svolto corsi e per il 16%, invece, non è stato attivato il corso nella materia che deve recuperare. Spesso gli istituti concentrano le lezioni di recupero sulle materie per le quali si registra il maggior numero di debiti. E così, tra questi, ben 6 su 10 si sono affidati a un tutor privato. Con le famiglie che si fanno carico di costi non di poco conto: la stima è di circa 340 euro in media, a studente. Si va da un 23% che stima circa 100 euro di spesa, a un altro 23% che assicura di arrivare tra i 100 e i 200 e poi c'è un 25% che spiega di superare anche i 500 euro. Dipende da quante insufficienze ci sono da recuperare. Se uno studente infatti deve ripassare greco, latino e matematica i costi, con più docenti privati, saranno maggiori. La "bestia nera" è sempre la matematica che ha rovinato le vacanze a ben 4 "debitori" su 10. A seguire, nei licei, ci sono le lingue classiche come latino e greco, che attendono al varco circa 3 studenti su 10. Seguono, con il 27% del totale, le materie scientifiche come fisica, chimica e biologia.
Non solo esami, in questi giorni c'è anche la corsa ai compiti per le vacanze: un appuntamento che molti studenti rischiano di perdere. Secondo i dati di skuola.net, infatti, solo uno studente su 5 non ha avuto compiti da svolgere. Tutti gli altri hanno una lista da completare. Lo faranno? No, solo un alunno su 2 pensa di riuscire a completare tutti i compiti assegnati, un 40% ci proverà, mentre il 6% rinuncia in partenza. C'è anche chi ammette che proverà a copiare, proprio in questa fase a ridosso del rientro tra i banchi, ed è un buon 30%. Uno su 10 invece, oltre alle assegnazioni comuni al resto della classe, si è visto aggiungere anche i compiti "personalizzati" soprattutto per recuperare lacune gravi in alcune materie.

 

Compiti creativi

Ci sono poi, per il 30% degli intervistati, i professori che assegnano compiti cosiddetti creativi, quelli che ai ragazzi piacciono di più tanto che, vengono svolti dal 96% degli alunni. Praticamente li svolgono tutti. A preferire i compiti creativi sono soprattutto i professori di geografia che hanno chiesto di fare, ad esempio, blog delle vacanze con i racconti delle attività svolte, i docenti di arte chiedono invece di visitare i musei e quelli di lingue di guardare serie Tv in lingua originale. Tutto si può svolgere anche nella città dove si vive, per non penalizzare chi resta in città. Per le materie scientifiche si passa addirittura all'osservazione astronomica o alla fotografia scientifica, con le serate estive a far da cornice ad un approfondimento didattico decisamente suggestivo. A queste esperienze di aggiungono poi gli esercizi "trasversali", quelli che insegnano ai ragazzi come prendersi cura dell'ambiente, degli altri e di sé stessi.
 

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