Coronavirus, la solidarietà dei docenti della scuola Tito Livio di Napoli agli alunni autistici

Coronavirus, la solidarietà dei docenti della scuola Tito Livio di Napoli agli alunni autistici
di Paola Marano
Giovedì 2 Aprile 2020, 16:27 - Ultimo agg. 16:45
3 Minuti di Lettura
«Ci ho messo un po’ per capire perché era la tua parola preferita: corona. Mi hai chiesto di scriverla una volta, due volte, tre volte e poi cento. Quando non è più bastato scriverla te l’ho disegnata. Ma adesso un’altra corona ci separa invece di unirci. E questa parola corona non ci piace più tanto, non te la voglio scrivere. E oggi allora ti scrivo un’altra parola: cuore».

Alessandro Bavaro è uno degli insegnanti di sostegno dell’istituto secondario di primo grado Tito Livio, centro territoriale di supporto per le scuole della città metropolitana di Napoli nei percorsi formativi di inclusione degli alunni con problemi specifici dell'apprendimento, disabilità, e disagio socio-economico e culturale. Oggi, in occasione della giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, ha deciso di indirizzare queste parole, scritte con l'inchiostro di una penna su un quaderno, a uno dei suoi alunni con disturbo di spettro autistico. Una lettera  personalizzata, diretta a quel bambino speciale che a lezione voleva che gli fosse disegnata una corona sempre d’oro, perché era quella del suo primo posto a super Mario Kart. Ma anche un messaggio di solidarietà rivolto dai docenti del Tito Livio e dal dirigente Elena Fucci a tutti gli studenti autistici dell’istituto costretti in casa a causa dell’emergenza coronavirus e in particolare alle loro famiglie: una vicinzanza dimostrata anche attraverso una raccolta di immagini realizzate dagli insegnanti, tutte rigorosamente contraddistinte da un tocco di blu, colore simbolo della giornata di sensibilizzazione.  
 
 

 «Vista la situazione di emergenza e l’impossibilità a organizzare qualsiasi tipo di manifestazione abbiamo almeno voluto dare un segnale attraverso un video - spiega Marisa De Luca, insegnante di sostegno dell’istituto e collaboratrice del dirigente - un segno di continuità ai percorsi di inclusione da noi attivati, e che stiamo portando avanti attraverso la didattica a distanza con tutte le difficoltà che questa comporta».
 


Le porte virtuali delle aule digitali messe a disposizione dalla Tito Livio sono infatti aperte anche ai ragazzi affetti dal disturbo, che partecipano alle lezioni insieme a tutti gli altri compagni. È stata poi prevista una rimodulazione del loro piano educativo individualizzato, che prevede lezioni singole con l’utilizzo di materiale didattico caricato sul sito della scuola. «La cosa fondamentale è stata la partecipazione dei genitori in questo tipo di formazione a distanza – osserva la professoressa De Luca – il loro appoggio al percorso digitale di inclusione dei propri figli è stato molto significativo».

Intanto la didattica online per tutti gli iscritti all’istituto continua a pieno ritmo. E le giornate degli alunni sembrano ormai essere scandite dagli stessi rituali che prima accompagnavano i bambini in una classica giornata di scuola. «Pian piano i ragazzi hanno acquisito familiarità con questo nuovo approccio scolastico - evidenzia De Luca - La mattina si alzano, si lavano, si vestono, si mettono davanti al pc e fanno lezione . Anche noi docenti seguiamo l’orario scolastico secondo quello che sarebbe l’andamento di un giorno qualsiasi».

Giorni che proprio come gli altri non sono, ma di fronte ai quali i docenti non si tirano indietro e mostrano il loro grande cuore. Quello stesso cuore che «come per magia anno dopo anno diventa più grande per far spazio a qualcuno di nuovo accanto a tutti quelli che lo abitano già - si legge nella lettera firmata dal professor Bavaro al suo alunno - ed in questo luogo che in questi giorni ti ritrovo. E ti aspetto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA