Deloitte, visione globale
per dare visione al locale

Deloitte, visione globale per dare visione al locale
di Valerio Iuliano
Giovedì 29 Aprile 2021, 11:03
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«Crediamo che il nostro valore si misuri dal contributo concreto che siamo in grado di dare in ogni ambito in cui operiamo. I risultati che abbiamo ottenuto, la nostra storia e la presenza sul mercato testimoniano l'eccellenza del nostro lavoro». Mariano Bruno, senior partner di Deloitte e responsabile della sede di Napoli, per la Campania e per il Sud Italia, spiega agli studenti del liceo Mercalli, durante il primo incontro del progetto Studiare l'impresa, l'impresa di studiare, la filosofia che sta alla base del sistema di valori della multinazionale. «Fare la differenza per le nostre persone, i nostri clienti e per la società è ciò che definisce chi siamo», sottolinea in collegamento streaming il partner Stefano Maria Santoro. «Siamo animati da un intento condiviso: generare valore aggiunto, fare la differenza, lasciare un segno. Questo - aggiunge Santoro - è il nostro purpose: make an impact that matters». Un impatto positivo è, dunque, il motto di Deloitte. E Impact for Italy, nato lo scorso anno, è il progetto che caratterizza la nuova filosofia del network per contribuire «a un'Italia sempre più competitiva e sostenibile».

«Siamo il primo network al mondo - commenta Mariano Bruno - per i servizi professionali alle imprese. Abbiamo una cultura internazionale ma senza dimenticare il territorio». Gli oltre 150 Paesi in cui opera Deloitte e le sue circa 335.000 persone affiliate testimoniano la dimensione planetaria del network, ma il rapporto con il territorio viene evidenziato come un tratto distintivo del gruppo. «È indiscutibile che il nostro territorio offra oggi poche opportunità - spiega Mariano Bruno - e perciò i giovani vanno via. Io stesso ho una figlia che lavora in Germania. Tuttavia vi invito a restare. Cercate di munirvi delle giuste competenze per poter affrontare il mondo del lavoro. Molto spesso ci troviamo dinanzi a laureati molto brillanti, ma che non hanno la preparazione tecnica necessaria per il lavoro. Questi progetti sono importanti per poter stimolare i giovani già dai primi anni del liceo. Abbiamo fatto un grande investimento con Digita, l'Academy nata dalla collaborazione tra Deloitte e l'Università Federico II, che dà la possibilità ai giovani di dotarsi di competenze specialistiche di grande interesse per le aziende. È un progetto che fonda il suo successo su una formazione non tradizionale e molto innovativa, con un programma specifico che prevede argomenti come la digital transformation, le nuove tecnologie e tutto quello che riguarda l'organizzazione aziendale».

L'attività di Deloitte incuriosisce i giovani del Mercalli, che chiedono lumi sulla contabilità e sulla consulenza aziendale. «Siamo una delle cosiddette Big Four», spiega Stefano Maria Santoro insieme con il senior manager Francesco Vanacore. «Il nostro lavoro, in estrema sintesi, è quello di verificare che i bilanci siano redatti correttamente. Quando ho iniziato a lavorare in Deloitte sottolinea Santoro - come assistente revisore, si usavano le matite. Allora non era ancora diffuso il pc per il team di audit e anche i cellulari aziendali non erano in dotazione per i più giovani. Oggi il supporto cartaceo ha lasciato spazio alla tecnologia, lavoriamo solo in digitale e con strumenti innovativi che ci consentono di svolgere le attività di verifica da remoto ed in modo più efficace».

L''età media dei lavoratori nella sede partenopea è inferiore ai 30 anni. «Le opportunità per i giovani spiega Francesco Vanacore - sono tante». A testimoniarlo c'è Valeria Giustino, una trentenne manager. «Ho iniziato a lavorare in Deloitte nel 2012, subito dopo l'università. Dallo scorso anno sono manager. La nostra è una società che consente di crescere molto, sia sul piano professionale che su quello umano. In pochi anni si può diventare manager». Tra le componenti che aiutano i giovani ad affermarsi, c'è la formazione professionale. «Offriamo una vasta gamma di servizi professionali alle imprese», riprende Bruno. «Avrete sentito parlare, ad esempio, di ecobonus e sismabonus. La prima piattaforma che consente la cessione dei relativi crediti fiscali - conclude Bruno - è stata ideata in collaborazione con lo Studio Tributario e Societario Deloitte».

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