Mixed by Erry al cinema: «Il sogno americano di un dj nato a Forcella»

Il regista Sydney Sibilia, autore della trilogia di «Smetto quando voglio» e dell'«Incredibile caso dell'isola delle rose»

Mixed by Erry
Mixed by Erry
di Titta Fiore
Mercoledì 1 Marzo 2023, 10:04 - Ultimo agg. 2 Marzo, 07:46
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Voleva solo fare il dj, il ragazzo Enrico Frattasio. Invece, si ritrovò a capo della più grande impresa di contraffazione discografica italiana. E per quell'impresa finì in galera, condannato a quattro anni e mezzo per il reato di pirateria. La sua storia incredibile ma vera rivive ora in «Mixed by Erry», il nuovo film di Sydney Sibilia da domani nelle sale distribuito da 01. I protagonisti della pellicola e il regista sono oggi in diretta con Federico Vacalebre alla Web Tv del Mattino. 

Il titolo del film richiama l'etichetta che spopolò in tutto il Paese e anche oltreconfine negli anni a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta. Le scene, accuratissime, ricostruiscono un'epoca.

Le atmosfere rimandano all'eterna arte di arrangiarsi e al desiderio di tre ragazzi, Enrico e i suoi fratelli Peppe e Angelo, di affrancarsi dalla povertà inseguendo un sogno. Cercando, come dice il produttore Matteo Rovere, «in modo rocambolesco il proprio posto nel mondo in una personale versione del sogno americano».

Sydney Sibilia, autore della trilogia di «Smetto quando voglio» e dell'«Incredibile caso dell'isola delle rose», torna con questa storia ai temi che gli sono cari: l'amicizia/fratellanza divertita e divertente tra personaggi che lottano contro i mulini a vento e, a volte, loro malgrado, riescono a restare a galla. Spiega: «A Salerno, dove sono nato, compravo come tutti le musicassette mixate "by Erri", ne ho ancora qualcuna nei cassetti della vecchia casa. E così i miei amici. A un certo punto mi è venuta voglia di saperne di più e con lo sceneggiatore Armando Festa abbiamo scoperto che Erri non era uno ma trino, perché al suo fianco c'erano i fratelli, e che la loro storia era unica. Valeva un film».

A Napoli, negli anni Ottanta di Maradona e dei Giuliano, tra i vicoli di Forcella la famiglia Frattasio tira avanti come può: il padre, (Adriano Pantaleo), ambulante con una paradossale etica del lavoro, vende tè per whisky ai turisti su una bancarella a piazza Garibaldi, la madre (Cristiana Dell'Anna), bada ai figli e alla casa, preoccupata nell'ordine degli uni e dell'altra. Ma Enrico pensa alla musica e nel retrobottega di un negozio di elettrodomestici compila musicassette contraffatte e personalizzate con consigli e suggerimenti. Da un pubblico di amici e parenti l'affare si espande a macchia d'olio: «Mixed by Erri» diventa un'etichetta potente che ingolosisce anche un potente manager che incarna la Milano da bere (Fabrizio Gifuni), interessa alla camorra e mette in allarme la Finanza (Francesco Di Leva, con Rayban e baffi da duro), durante il festival di Sanremo le cassette piratate arrivano sul mercato a gara ancora in corso, il successo è enorme, gli incassi lievitano, i tre ragazzi girano per il quartiere in Mercedes e Lamborghini... Poi il tonfo e l'arresto, il processo e la condanna.

Alla vigilia dell'uscita del film la Fimi, la Federazione dell'industria musicale, ha invitato in un comunicato «a non sottovalutare» un fenomeno che esiste ancora oggi descrivendolo «con leggerezza» e ricorda che all'epoca dei fatti la pirateria era tra i business più redditizi dei clan, seconda solo al traffico di stupefacenti. «Il film si apre con i protagonisti che vanno in carcere, il messaggio non potrebbe essere più esplicito. C'è un approccio favolistico, ma tutto è drammaticamente vero, anche le parole del processo sono quelle reali» commenta Sibilia. E il produttore Rovere: «Nella nostra storia stigmatizziamo la pirateria e mostriamo la gravità di un reato di cui anche noi siamo vittime con lo streaming illegale. Senza contare, poi, che proprio da quella vicenda l'antipirateria ebbe una grande spinta. L'appello della Fimi ci vede assolutamente partecipi».

Tutti, autori e cast, sottolineano inoltre che la pirateria è solo uno dei temi. Dell'Anna: «Il film fa ridere e piangere, parla di quanto è difficile crearsi un futuro quando si parte da condizioni avverse».

Luigi D'Oriano è Erri, Giuseppe Arena il fratello maggiore Peppe, Emanuele Palumbo è il minore, Angelo. Tre giovani, talentuose promesse. «Con la scusa del Covid li abbiamo chiusi in casa per farli conoscere meglio, mi interessava che esprimessero un sentimento di fratellanza, volevamo raccontare i valori di una famiglia che non conosce l'avidità» spiega il regista. Prodotto da Groenlandia con Rai Cinema, distribuito in 350 copie, nella ricca colonna sonora anche un brano di Liberato, «Mixed by Erri» è stato presentato ieri sera in anteprima a Napoli, al cinema Modernissimo. Enrico Frattasio, che oggi ha 60 anni e produce scatole per alimenti, prima della proiezione si è messo alla console e finalmente, per una volta, ha fatto il dj.

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