Arriva in sala il 2 marzo la commedia di Sydney Sibilia 'Mixed by Erry', dedicata alle vicende di Enrico Frattasio, detto Erry, che negli anni Ottanta creò un'impresa, e un impero, grazie alle musicassette contraffatte vendute in tutta Italia e successivamente anche a livello internazionale. Un'occasione per Fimi, la Federazione dell'industria musicale, per ricordare come «la pirateria all'epoca dei fatti costituì un enorme business illecito che colpì al cuore la produzione legale e gli investimenti discografici nei talenti» e per invitare a non «sottovalutare» un fenomeno che esiste ancora oggi, descrivendolo «con leggerezza».
«Come si ricorda nel caso Mixed by Erry i fratelli Frattasio, che gestivano l'impresa illegale, furono arrestati nel maggio del 1997 - sottolinea Fimi in una nota - dopo una lunga indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, coordinata dal pm Luciano D'Angelo e dagli agenti del Commissariato 'Dante' di Napoli assistiti dalla Fpm - Federazione contro la Pirateria Musicale.
«Questo scenario - avverte la Federazione - non è dissimile da quanto accade oggi con la pirateria delle Iptv, che colpisce le trasmissioni delle partite di calcio e l'industria cinematografica causando milioni di euro di danni ai titolari dei diritti e che alimenta i redditi illegali della grande criminalità campana. Sottovalutare ancora questa realtà come accaduto con la pirateria musicale, descrivendola con leggerezza come un fenomeno da osservare con bonaria simpatia non aiuta sicuramente a sensibilizzare l'opinione pubblica - conclude la nota - sui gravi danni all'economia legale».