“Mixed by Erry o la cultura che unisce”, il successo delle cassette pirata

L'incontro è previsto per venerdì 12 maggio alle 18 presso l'Auditorium Novecento

La locandina dell'evento
La locandina dell'evento
Martedì 9 Maggio 2023, 19:40
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"Mixed by Erry o la cultura che unisce", incontro di parole, musica e performance promosso dalla casa editrice ad est dell’equatore con Maurizio de Giovanni, Marina Confalone, Simona Frasca, Giuseppe, Enrico e Angelo Frattasio, Roberto Colella e Matteo Mauriello.

La recente pubblicazione del libro “Mixed by Erry, la storia dei fratelli Frattasio” di Simona Frasca, recensito da diverse testate, anche internazionali come "The Guardian", da cui è stato tratto il film omonimo di Sydney Sibilia, disponibile su Netflix dal 31 maggio, offre l’opportunità per riflettere su alcuni aspetti caratteristici della creatività partenopea e più in generale sulla dinamica di ciò che è colto e ciò che è popolare.

Se da un lato è vero che i Frattasio e le loro cassette hanno saputo intercettare un pubblico vastissimo sia per l’universalità del loro prodotto, la musica,  sia per l’eterogeneità dei generi che diffondevano, è anche vero che la leggenda che si è creata e che è rinata attorno al marchio “Mixed by Erry”, confermata dal successo riscontrato dal libro e dal film, si è diffusa trasversalmente alle tradizionali barriere che distinguono la popolazione e che si confermano essere permeabili a determinati stimoli spesso provenienti dal “basso”. 

Sembra che la città ancora una volta abbia saputo esprimersi attraverso pratiche culturali specifiche, un tempo si sarebbe detto “interclassiste”, veicolando prodotti di valore oggettivo e sentitamente popolari, capaci di tenere in un unico abbraccio persone diverse per istruzione, gusti e posizionamento sociale. 

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Il successo delle cassette pirata poneva la città nell’alveo di una geografia più ampia che dalla Cina e dall’India passa per l'Africa Subsahariana e arriva in Brasile. Insieme queste aree condividevano la pirateria musicale, le più moderne tecnologie e probabilmente anche una nuova coscienza generazionale. Napoli restava profondamente legata alle sue radici ma contemporaneamente si emancipava adottando modalità di diffusione che erano proprie del mondo globalizzato. A Napoli oggi resta tenace un’attitudine rivolta alla contaminazione almeno per quello che riguarda gli ambiti della canzone, del teatro tradizionale così come delle manifestazioni sportive, Maradona su tutti. 

 

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