Specchio dei tempi pieni di «anti» sono poi: «antivaccinista» o «no vax», cioè chi è contrario alla vaccinazione obbligatoria. Per contrastare la diffusione delle fake-news arrivano le misure «antibufale». E l'«allertatore» (chi segnala qualcosa di anomalo o di preoccupante) è sempre attivo. Nel dizionario anche l'Italia dell'«analfabetismo funzionale», la condizione di chi, pur non essendo analfabeta, non è in grado di comprendere o redigere un testo minimamente complesso; del «credito deteriorato», vale a dire quando il debitore è in una situazione di permanente difficoltà nell'onorare il debito e della paura dei «radicalizzati», cioè di chi ha assunto posizioni più radicali e in particolare si è avvicinato a quelle dell'estremismo islamico. Siamo anche nel Paese dove aumentano gli «elusori», cioè chi riduce o elimina il carico tributario mediante comportamento giuridicamente lecito, del «badantato», servizio di assistenza svolto da badanti e dove si discute della «flat tax» e si ostenta il «muscolarismo», esibizione di forza muscolare o, talora, di aggressività.
Tra i neologismi dell'edizione 2019 anche «salottismo», il fenomeno delle riunioni nei salotti mondani, «vipparoli», cioè i frequentatori o esponenti del mondo dei vip, «figaggine» che nel gergo giovanile è la caratteristica di chi o di ciò che piace, si fa ammirare, è alla moda.
Ed ecco poi i modelli «aspirazionali», detto di chi aspira a livelli di vita e di consumo più elevati e dove si è «iperconnessi» (persona che fa ampio o eccessivo uso di dispositivi digitali connessi alle reti telematiche). E per lo sport ecco: «var» ovvero la tecnologia che consente all'arbitro di rivedere un'azione al replay, nel corso della partita, «triplete», cioè la vittoria ottenuta da una squadra, nel corso dello stesso anno sportivo, nelle tre competizioni principali e «tuttocampista», nel linguaggio del giornalismo sportivo, è il calciatore in grado di coprire con profitto ogni ruolo.