Falsi certificati vaccinali con l'infermiere complice: 23 avvisi di garanzia

L'inchiesta è anche per allontamento dal posto di lavoro all'Asl

Vaccini per il Covid
Vaccini per il Covid
di Alessandra Montalbetti
Venerdì 28 Luglio 2023, 09:06 - Ultimo agg. 09:54
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Simulavano di essere presenti sul luogo di lavoro, chiuse le indagini per le 23 persone, tra cui 18 dipendenti dell'Asl Benevento 1, distretto di Montesarchio. I 23 indagati, a cui è stata notificata l'informazione di garanzia, sono accusati a vario titolo di truffa ai danni dello Stato, falso materiale e falso ideologico. In particolare due di loro avevano finto, con la complicità di un infermiere, di aver ricevuto sia la prima che la seconda dose, senza però essersi vaccinati. Tra gli indagati medici, infermieri professionali, coadiutori, collaboratori amministrativi tutti in servizio presso l'Asl Benevento e i due no vax irpini. A coordinare l'inchiesta che vede coinvolti 10 irpini, 11 sanniti e 2 partenopei (tra cui un medico) il pubblico ministero della procura di Benevento, Maria Colucci. Destinatari dell'avviso di conclusione indagine i fratelli Caterina e Salvatore De Nardo di Montoro, il medico Angelo Antonio Merone di Pietradefusi, gli infermieri professionali Michela De Simone e Clotilde Ciaramella di Cervinara, nonché i collaboratori amministrativi del distretto sanitario beneventano, Modestino Savoia di San Martino Valle Caudina, Elio Marro, Giuseppe Valente, Carla Landi di Cervinara, Giovanni Petecca di Rotondi.

Sul versante sannita sono stati raggiunti dall'avviso di garanzia gli infermieri professionali Giuseppe Meoli, Antonio De Mizio, Lina Palumbo, Angelina Frugiero di Paolisi, i coadiutori Lucia Rungi di Montesarchio, l'addetto alla sicurezza Gabriele De Luca di Benevento, Caterina Mastropietro collaboratore amministrativo, Pietro Cioffi medico specialista convenzionato, il medico specialista ambulatoriale Giacomo Mazzarella e i dirigenti medici di I livello Massimo Simone, Raffaele Vannetiello e Carmine Camillo. Finito nell'inchiesta anche Vincenzo Esposito - residente a Pompei - cugino dei fratelli De Nardo, originari di Montoro. Stando all'ipotesi accusatoria quest'ultimo avrebbe messo in contatto l'infermiere professionale di Benevento Giuseppe Meoli con i suoi congiunti, al fine di far attestare falsamente di aver inoculato due dosi di vaccino per il Covid-19 ai fratelli Caterina e Salvatore De Nardo. Condotta posta in essere anche redigendo i falsi certificati vaccinali dei due fratelli, consentendo agli stessi di ottenere il green pass tramite la banca dati "Sinfonia" della Regione Campania.

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Un meccanismo rodato, quello posto in essere dagli indagati - ad avviso della procura sannita - in virtù del quale più volte si sarebbero allontanati dal luogo di lavoro pur risultando presenti, truffando in tal modo, la regione Campania. Numerose le ore, stando alle indagini condotte inizialmente dai carabinieri di Solofra, sottratte al pubblico servizio. Gli indagati dopo aver timbrato il cartellino identificativo della struttura sanitaria si sarebbero allontanati dal luogo di lavoro, pur risultando presenti. Truffa e violazione della legge speciale del 2001, che gli indagati ponevano in essere in alcuni casi anche con l'ausilio dei colleghi di lavoro che timbravano il badge al posto dei lavoratori assenti. Invero, stando alle indagini espletate, vi erano dipendenti che pur non essendosi recati al lavoro risultavano presenti. Per frodare lo Stato, in alcuni casi, gli indagati simulavano di timbrare il proprio cartellino, all'atto di allontanarsi dal luogo di lavoro, continuando, però, a risultare presenti pur non essendolo. Un danno consistente, quello arrecato all'Asl di Benevento dagli indagati che ora hanno 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati.

Lo scorso mese di maggio per alcuni degli indagati, il pm procedente aveva chiesto anche la misura cautelare della sospensione dai pubblici uffici. Richiesta poi rigettata dal gip di Benevento. I 23 indagati sono difesi dagli avvocati Valeria Verrusio, Michele Florimo, Fulvio Dello Iacovo, Ugo Cioffi, Angelo Leone, Grazia Luongo, Mario Cecere e Pierluigi Pugliese, Giovanni Adamo, Salvatore Rosania e Fabio Russo. 

 

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