Lioni: per coltivare cannabis padre e figlia rubano energia elettrica per 4 milioni di euro

I due erano stati arrestati durante un blitz, ora nuove accuse

Cannabis sequestrata dai carabinieri
Cannabis sequestrata dai carabinieri
Venerdì 28 Luglio 2023, 08:50
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Hanno rubato oltre due milioni e mezzo di chilowatt di energia elettrica per un valore di quasi quattro milioni e mezzo di euro alla rete pubblica elettrica. Nuove accuse per padre e figlia residenti a Lioni e i quattro albanesi arrestati lo scorso 27 giugno per aver realizzato una maxi-piantagione di cannabis in un casolare a contrada Oppido di Lioni. Per loro è scattata la denuncia per truffa aggravata. Le indagini condotte dai carabinieri hanno permesso di accertare che i sei soggetti per ventilare, illuminare ed essiccare le 453 piante di canapa si erano collegati illegalmente alle rete elettrica pubblica. Le verifiche sono state effettuate in collaborazione con il personale di Enel Energia e hanno permesso di accertare che dal luglio 2018 a luglio 2023 sarebbe stata rubata la corrente. Padre e figlia, di 74 e 52 anni, originari di Castellammare di Stabia si trovano agli arresti domiciliari. Da anni risiedono a Lioni.

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L'operazione, denominata Continuum Bellum, è stata condotta dai carabinieri di Castellammare di Stabia insieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria.
Tre le serre utilizzate per coltivare 453 piante di cannabis, 49 in fase di essicazione e 800 grammi di erba pronta per essere confezionata e venduta.

Sequestrate, inoltre, altre 2100 piante alte un metro nel territorio di Teora.

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