Caserta: writers no-vax sporcano il muro del cimitero

Dopo dieci giorni le scritte non sono ancora state cancellate

Scritte no vax sui muri del cimitero di Caserta
Scritte no vax sui muri del cimitero di Caserta
di Franco Tontoli
Martedì 20 Giugno 2023, 08:40
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Fanatici del movimento "No-Vax", a Caserta si sono manifestati con un paio d'anni di ritardo rispetto all'imperversare della campagna contro i vaccini anticovid, nella notte fra il 10 e l'11 giugno scorsi hanno imbrattato il muro di recinzione adiacente il cancello principale del cimitero in piazza della Rimembranza. Il tratto che va fino all'accesso alle sale del commiato ancora ieri mattina e chissà per quanti altri giorni ancora grondava di una serie di motti, invettive, accuse anche al governo tutte vergate in rosso, come firma la "W" cerchiata. Riportare letteralmente le invettive servirebbe da fare da cassa di risonanza all'iniziativa, quello che "lo scrittore" anonimo a nome di quanti la pensano come lui la pensa desiderano, un favore che non è nelle nostre intenzioni fare a quanti si servono dell'imbrattamento di monumenti, facciate di edifici storici, pubblici e privati e, in questo'ultimo caso, del muro di recinzione del cimitero cittadino per esprimere dissenso che è comunque un diritto ma da non esercitare in questo modo becero, deturpando il luogo sacro. Il fanatismo, è noto, non si ferma davanti a nessuna considerazione di buon senso, lo dimostrano gli ecologisti che vanno imbrattando opere d'arte nei musei, colorando le acque delle fontane monumentali. Il tasso d'intelligenza altissimo che ritengono di avere questi oltranzisti, si azzera subito con i sistemi scelti per dimostrare la propria scienza e le bombolette spray diventano armi incontenibili.

La scoperta della parete muraria deturpata è stata fatta domenica 11 giugno di buon mattino dai custodi del cimitero, una segnalazione dettagliata è stata inviata agli uffici competenti, l'azione dell'"incursore" notturno potrebbe essere stata registrata da telecamere nei dintorni. La mano che ha dipinto le iscrizioni è unica, non ci vuole un grafologo a interpretare i caratteri a lettere alte tutte dello stesso stile. Significa che l'antivax incursore ha impiegato almeno un quarto d'ora a redigere la sua opera omnia che ancora si offre agli occhi di chi il cimitero frequenta o vi transita lungo via Talamonti prima della rotonda spartitraffico. Per la copertura delle frasi-vaniloquio si sarebbe dovuto già intervenire, dalla segnalazione dei custodi a tutto ieri sono trascorsi otto giorni, troppi per una robusta opera di spennellate di colore bianco per la lunga parete più deturpata e di colore beige che caratterizza l'unico tratto di parete di questo colore scelto per la invettiva contro il governo fatta di quattro parole. C'è un ritornello dell'assessore comunale ai Lavori pubblici, purtroppo il più bersagliato da segnalazioni di guasti di vario tipo che riportiamo quasi quotidianamente: "In cassa non ci sono fondi, nemmeno per gli interventi di somma urgenza". L'assessore non può fare la moltiplicazione dei pani e dei pesci, il barile della cassa è stato forse grattato fino in fondo, ma non è possibile pensare alla impossibilità di una spesa che non è eccessiva, il cui saldo a una impresa di buon cuore può essere garantito in tempi ragionevoli visto che "a presentazione fattura" non se ne parla proprio. Questa parete oggi deturpata dai no-vax e firmata con un simbolo che si riferisce a un acronimo latino nientemeno e chissà se il no-vax incursore lo sa che con le sue ripetute lettere "v" ricorda che l'universo si conquista con la forza della verità, dopo il restauro di alcuni anni fa è stata lasciata immacolata come merita. Ci vollero mesi di segnalazioni per cancellare disegni e oscenità non proprio da parete di muri cimiteriali, vennero intonaco e riattintatura e sistemazione dei varchi che affacciano sul vialetto parallelo alla via di scorrimento. Il problema, di minore portata comunque, si ripropone a causa della irresponsabilità di quanti per gridare le proprie ragioni ricorrono agli spray deturpanti e non ai volantinaggi cartacei. 

 

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