È qui la festa, anzi il libro. Il «Jova beach party» torna, tra successo e polemiche (le seconde sono conseguenza diretta del primo, si sa) a Castel Volturno, Lido Fiore, venerdì e sabato? E «Il Mattino» ne approfitta per sfornare un nuovo libro della collana «Ieri oggi e domani», dedicato al ragazzo fortunato, al pionere del rap nel Belpaese, al pensatore positivo. Si intitola Jovanotti si diventa, è curato da Federico Vacalebre, capo della redazione Spettacoli e Cultura de «Il Mattino» che ha seguito Lorenzo Cherubini dal suo affacciarsi sulla scena sino ad oggi, e nelle sue 144 pagine promette sorprese preziose a partire dalla prefazione del direttore Francesco de Core su un «Jovanotti che ti mette a nudo con un filo di vento».
La struttura del volume è quella classica della collana, come sa bene chi la colleziona, dai titoli dedicati a Pino Daniele e Luciano De Crescenzo a quelli su Paolo Sorrentino e Sophia Loren.
13 giugno, la sera del concerto allo stadio San Paolo, sul palco con lui Pino ed Eros Ramazzotti. Data che resta nella storia della musica partenopea: da pochi giorni è morto Massimo Troisi, Vacalebre nel suo pezzo titola su lui, raccontando il popolo di una notte ormai d'epoca: «Festa hip-hop per guaglioni di ogni età, e bambini e vecchie signore, transessuali e berlusconiani, ragazze con la maglietta del Che Guevara e bagarini». Notte unica, ma la festa si rinnova, sfogliando gli articoli che scandiscono fasi storiche, alcune poco festose: «Il mio nome è mai più» grida con Piero Pelù e Liga, nel 1999, per cantare contro le guerre, poco dopo è la volta di «Azzera il debito» scagliato, con un sorriso, da Sanremo. Nel 2015 Lorenzo torna a Napoli, ma il Nero a Metà non c'è più: «Pino Daniele mi ha insegnato la libertà/ Pino Daniele musicista e Masaniello/ e nella notte di Napoli facimmo 'o burdello».
Non mancano, naturalmente, i contributi eccellenti di amici eccellenti. Un haiku fulminante della poetessa Mariangela Gualtieri, che lui ha portato a Sanremo, e poi interventi di Gianni Morandi che ribadisce quanto Cherubini fu decisivo nella sua ripresa dopo l'incidente, mentre Enzo Avitabile, ricordando il Jova beach party del 2019, dice: «Lorenzo è un amico che ti fa sentire che c'è anche quando non c'è». È Alessandro Siani a citare per primo Pino Daniele, l'altro grande protagonista di queste pagine, il convitato di note cui Jovanotti era (è) legato da un'amicizia sacra, Rocco Hunt scrive «è partito dall'hip hop per diventare un big del pop» e riconosce un percorso simile, prima dei Boomdabash Clementino intitola «Fratmo Lorenzo» il suo brano ed evoca Mama Africa, Miriam Makeba che sui lidi del litorale domizio scelse di morire dopo aver cambiato la storia della musica e del suo paese. Castel Volturno, la nostra Africa: prima del Jova party c'è il Jova book, prenotatelo nella vostra edicola, il sold out è assicurato come di tradizione con i libri de «Il Mattino».