Jova beach party a Castel Volturno, l'omaggio del Mattino: il libro «Jovanotti si diventa» venerdì in edicola

Jova beach party a Castel Volturno, l'omaggio del Mattino: il libro «Jovanotti si diventa» venerdì in edicola
di Giovanni Chianelli
Mercoledì 24 Agosto 2022, 08:00 - Ultimo agg. 25 Agosto, 08:05
4 Minuti di Lettura

È qui la festa, anzi il libro. Il «Jova beach party» torna, tra successo e polemiche (le seconde sono conseguenza diretta del primo, si sa) a Castel Volturno, Lido Fiore, venerdì e sabato? E «Il Mattino» ne approfitta per sfornare un nuovo libro della collana «Ieri oggi e domani», dedicato al ragazzo fortunato, al pionere del rap nel Belpaese, al pensatore positivo. Si intitola Jovanotti si diventa, è curato da Federico Vacalebre, capo della redazione Spettacoli e Cultura de «Il Mattino» che ha seguito Lorenzo Cherubini dal suo affacciarsi sulla scena sino ad oggi, e nelle sue 144 pagine promette sorprese preziose a partire dalla prefazione del direttore Francesco de Core su un «Jovanotti che ti mette a nudo con un filo di vento».

La struttura del volume è quella classica della collana, come sa bene chi la colleziona, dai titoli dedicati a Pino Daniele e Luciano De Crescenzo a quelli su Paolo Sorrentino e Sophia Loren.

Ci sono i pezzi d'archivio, testimonianze di concerti, interviste e recensioni firmati dallo stesso Vacalebre, ma, soprattutto la raccolta delle parole sue, di Jova, apparse sul nostro giornale negli anni. Articoli, interventi, rap. Ed è subito Pino Daniele: «Era un altro mondo, suonava come nessun altro, era la voce di una Napoli capitale sonora che mi ricorda L'Avana», scriveva nel 1998. Lo stesso anno in cui fu ospite di un concerto del Lazzaro Felice per cui compose un rap: «Generazioni cresciute col suono di Pino Daniele/ la sua voce ci ha spinto come fossimo vele/ sul mare delle emozioni/ le sue canzoni/ il suo grido che è il grido della città/ del vulcano che illumina la verità». Di rime ne scrisse altre, nel 2018, dedicate alla città con cui intrattiene un rapporto speciale: tanti i passaggi sotto il Vesuvio, tra il Neapolis e la presentazione dei libri, Il grande boh e Poesie da spiaggia, perché se Lorenzo Cherubini è diventato Jovanotti un po' lo deve anche a Napoli, a una storia d'amore nata ufficialmente nel 1994.

13 giugno, la sera del concerto allo stadio San Paolo, sul palco con lui Pino ed Eros Ramazzotti. Data che resta nella storia della musica partenopea: da pochi giorni è morto Massimo Troisi, Vacalebre nel suo pezzo titola su lui, raccontando il popolo di una notte ormai d'epoca: «Festa hip-hop per guaglioni di ogni età, e bambini e vecchie signore, transessuali e berlusconiani, ragazze con la maglietta del Che Guevara e bagarini». Notte unica, ma la festa si rinnova, sfogliando gli articoli che scandiscono fasi storiche, alcune poco festose: «Il mio nome è mai più» grida con Piero Pelù e Liga, nel 1999, per cantare contro le guerre, poco dopo è la volta di «Azzera il debito» scagliato, con un sorriso, da Sanremo. Nel 2015 Lorenzo torna a Napoli, ma il Nero a Metà non c'è più: «Pino Daniele mi ha insegnato la libertà/ Pino Daniele musicista e Masaniello/ e nella notte di Napoli facimmo 'o burdello». 

Video

Non mancano, naturalmente, i contributi eccellenti di amici eccellenti. Un haiku fulminante della poetessa Mariangela Gualtieri, che lui ha portato a Sanremo, e poi interventi di Gianni Morandi che ribadisce quanto Cherubini fu decisivo nella sua ripresa dopo l'incidente, mentre Enzo Avitabile, ricordando il Jova beach party del 2019, dice: «Lorenzo è un amico che ti fa sentire che c'è anche quando non c'è». È Alessandro Siani a citare per primo Pino Daniele, l'altro grande protagonista di queste pagine, il convitato di note cui Jovanotti era (è) legato da un'amicizia sacra, Rocco Hunt scrive «è partito dall'hip hop per diventare un big del pop» e riconosce un percorso simile, prima dei Boomdabash Clementino intitola «Fratmo Lorenzo» il suo brano ed evoca Mama Africa, Miriam Makeba che sui lidi del litorale domizio scelse di morire dopo aver cambiato la storia della musica e del suo paese. Castel Volturno, la nostra Africa: prima del Jova party c'è il Jova book, prenotatelo nella vostra edicola, il sold out è assicurato come di tradizione con i libri de «Il Mattino». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA