Maninni a Sanremo 2024: «Mi presento, sono l'Ufo del festival»

«Sono un cantautore, Cesare Cremonini è il mio faro, ma ho consumato anche i dischi di U2, Oasis e Blur»

Maninni, alias Alessio Minimmi
Maninni, alias Alessio Minimmi
Federico Vacalebredi Federico Vacalebre
Giovedì 18 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 20:10
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Maninni chi? La reazione, quando Amadeus annunciò la sua presenza tra i trenta big, o presunti tali, del Sanremo 2024 fu unanime, compresi i colleghi giornalisti pugliesi. Ora, ascoltata, sia pure una sola volta e in massacrante compagnia delle altre ventinove canzoni in gara, la sua «Spettacolare», la domanda è quasi la stessa: perché Maninni, alias Alessio Minimmi, 26 anni, barese, è diventato, in assenza di prove, un big della canzone italiana?

L'Amatissimo che tutto può all'Ariston ci ha spiegato che «merita.

Sentirete e mi direte. A me, poi, piace portare al Festival anche un debuttante assoluto, se ha una canzone in cui credo, come in questo caso». Intanto, meglio che sia Mininni a spiegare chi è Minimmi e che cosa ci fa in gara con Loredana Bertè e Fiorella Mannoia, il più venduto del 2023 Geolier e i Negramaro: «Eliminato alla finale di Sanremo Giovani 2023, senza dischi d'oro all'attivo, senza tormentoni o tormentini che dir si voglia, senza aver riempito stadi, palasport e quant'altro, sono diventato la sorpresa, l'outsider della situazione. Che mi godo, sapendo che la curiosità sarà tanta e sperando di fare vedere quanto valgo, anzi quanto vale la sua musica».

Sarà, ma «Spettacolare» non sembra poi così spettacolare, vedremo se crescerà ai prossimi ascolti. Era la canzone che avrebbe portato al Sanremo 2023 se avesse superato la finale juniores: «Ad Ama piaceva, tanto che mi disse: “Non ti prometto nulla, ma se la tieni da parte anziché pubblicarla magari l'anno prossimo ci risentiamo”. Ci siamo risentiti, anzi mi ha richiamato, forse puntando su di me vuole anche dare un segnale a tutti i giovani, dir loro: non vi avvilite, se cadete rialzatevi. Anche perché è di questo che parla il mio pezzo, anche se può sembrare una canzone d'amore». 

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Anche «Vai!» di Alfa torna sullo stesso concetto: «Sarà un bisogno generazionale, ma io canto solo cose in cui credo. Io sono un cantautore, Cesare Cremonini è il mio faro, ma ho consumato anche i dischi di U2, Oasis e Blur. Sono cresciuto suonando in ristoranti e pizzerie di provincia. Papà fa l'operaio metalmeccanico, accenno a lui nel brano. Mamma è un'ex parrucchiera. Ho fatto il cameriere, l'operatore dei call center. E adesso vado a Sanremo: durante quella settimana uscirà anche il mio album, che ha il titolo del pezzo festivaliero. Che dire? La vita è una cosa meravigliosa. Anzi, spettacolare». Parola di Mininni, l'Ufo di Sanremo 2024.

Ps. Il ragazzo è simpatico ed ha la testa a posto, comunque vada per lui sarà un successo. 

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