"Raffa in the sky”, i fan della Carrà contro l’opera lirica di Cutroni: «Blasfema, lei non è una prostituta aliena»

I fan di Raffaella imputano all’operazione il mancato rispetto di quello che l’artista emiliana è stata e di ciò che ha lasciato. Barbara Boncompagni: «Credo che Raffaella si sarebbe divertita»

"Raffa in the sky”, i fan della Carrà contro l’opera lirica di Cutroni: «Blasfema, lei non è una prostituta aliena»
"Raffa in the sky”, i fan della Carrà contro l’opera lirica di Cutroni: «Blasfema, lei non è una prostituta aliena»
Sabato 30 Settembre 2023, 17:13 - Ultimo agg. 1 Ottobre, 17:49
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Non ci stanno. Orfani e orfane di Raffaella Carrà prendono le distanze da “Raffa in the sky” l’opera lirica di Lamberto Cutroni che ha debuttato con successo venerdì sera in prima assoluta al Teatro Donizetti di Bergamo che l’ha commissionata e prodotta. I fan aderenti al Raffaella Carrà International Fan Club non solo bocciano l’operazione sul versante artistico ma denunciano soprattutto una presunta operazione blasfema contro l’immagine e il ricordo dell’artista morta nel luglio di due anni fa.

Chiara Dello Iacovo: «Porto la Carrà nel mondo della lirica». Debutta a Bergamo «Raffa in the sky»: un alieno che scende sulla terra

 

Raffaella Carrà, l'ira dei fan

Scrivono sui loro social: «Noi, fan club ufficiale di Raffaella Carrà, ci dissociamo fermamente e totalmente dal prodotto “lirico” “Raffa in the sky” in quanto lesivo della figura e della memoria di Raffaella Carrà. Inizialmente, la produzione del Teatro Donizetti ci chiese di mettere a disposizione alcuni biglietti per gli iscritti al nostro fan club ma senza rivelare la trama; appena venuti a conoscenza della stessa (“Raffaella Carrà, una aliena che, mandata in missione dal pianeta Arkadia, concede il suo corpo per la redenzione delle coscienze e per l’emancipazione sessuale dell’Italia…”) abbiamo subito preso le distanze; ed ora, dopo aver visto l’intera esecuzione, ci preme chiarire la nostra posizione. Non possiamo accettare che Raffaella sia rappresentata – e presentata – agli occhi soprattutto di chi la conosce poco, come una prostituta aliena che trova se stessa sulla Terra in veste di soggetto/oggetto sessuale, in modo cheap e volgare.

Non solo dimostra che chi ha partorito questa idea non conosce davvero Raffaella, il suo percorso, ignora i suoi talenti e ciò che Raffaela ha realmente rappresentato: non certo la salvatrice della Patria; ma neanche la superficiale soubrettina dall’ombelico magico che, ammiccando sinuosa, con qualche canzone sagace seppur “geniale” di Boncompagni e Bracardi ha raggiunto il successo internazionale».

«Una cosa è la creatività, un’altra mettere in ridicolo una artista che, da quando è scomparsa il 5 luglio 2021 è diventata subito carne da macello, una merce, un brand, un nome da sfruttare impunemente; ancora peggio quando tutto questo viene spacciato come “omaggio”, come “tributo” nella perniciosamente iconica intenzione, in alcuni casi, di ingannare e spillare soldi da chi a Raffaella ha voluto veramente bene e continua a volerglielo in modo disinteressato. Noi non ci stiamo a questo gioco al massacro! Raffaella non può essere, ancora una volta, deturpata dalla fantasia di qualcuno che potendoselo permettere data una posizione di rilievo, realizza “il sogno che aveva da bambino”… Ci chiediamo se non sia stato, piuttosto, un incubo che abbia turbato il sonno di questo bambino in quanto, ci sembra che di Raffaella abbia una visione alquanto distorta. Ognuno abbia la visione che vuole di Raffaella, sia ben chiaro, ma quando la si rende pubblica bisogna avere il massimo rispetto, stare attenti a non tradirne l’essenza e, soprattutto, a non calpestarne la dignità di persona e la memoria di artista».

Seguono poi dei giudizi molto severi sullo spettacolo del Donizetti ma ogni giudizio estetico attiene al gusto personale. Quel che di grave i fan di Raffaella imputano all’operazione sarebbe un mancato rispetto di quello che l’artista emiliana è stata e di ciò che ha lasciato. Nei commenti al post c’è ovviamente chi difende l’operazione “Raffa in the sky”. «Se mi posso permettere, sono di parere totalmente opposto. Un prodotto di qualità che ripercorre la carriera e la vita di una famiglia italiana tramite un racconto tra mito e realtà». E c’è ancora chi non drammatizza troppo e la butta sull’ironia: «Però ammetto che il sipario glitterato era stupendo!».

Barbara Boncompagni: «Credo che Raffaella si sarebbe divertita»

Tra le voci autorevoli di chi ha assistito alla “prima” c’è quella di Barbara Boncompagni figlia di Gianni, compagno per tanti anni della Carrà e autore di molti dei suoi successi musicali e televisivi: «Credo che Raffaella si sarebbe divertita se si fosse vista trasformata nel personaggio di un’opera, in modo così fantastico ma anche, devo dire, lirico».

Barbara che con le sue due sorelle ha vissuto per lunghi anni nella stessa casa con papà Gianni e Raffaella ha anche detto: «Ho voluto prima leggere il libretto. L’opera mi piace, credo che sia molto difficile trasformare delle canzoni, quelle che scriveva mio padre e che sentivo in casa da bambina, in brani operistici».

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