Magia e applausi al San Carlo
per l'Otello migrante | Video

Magia e applausi al San Carlo per l'Otello migrante | Video
di Donatella Longobardi
Mercoledì 30 Novembre 2016, 10:00 - Ultimo agg. 1 Dicembre, 08:54
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Si alza il sipario su «Otello», l'opera di Rossini che inaugura la stagione del San Carlo con l'attesa regia di Amos Gitai, al suo debutto nella lirica, scene e costumi di due premi Oscar, Dante Ferretti e Gabriella Pescucci. Lo spettacolo è andato in diretta sul nostro sito e sulla nostra pagina Facebook.
 


Titolo atteso, assente dalle scene napoletane dal 1867, che a Napoli aveva debuttato esattamente duecento anni fa, il 4 dicembre 1816 al Teatro del Fondo (l'attuale Mercadante) perché il San Carlo in quel periodo era in ricostruzione dopo l'incendio che lo aveva distrutto il 13 febbraio di quello stesso anno. Sul podio Gabriele Ferro, di casa a Napoli per essere stato per anni direttore musicale, nel cast un gruppo di specialisti rossiniani con John Osborn nel ruolo del titolo, Nino Machaidze nelle vesti di Desdemona, Dmitry Korchak (Rodrigo), Juan Francisco Gatell (Iago), Gaia Petrone (Emilia), Mirco Palazzi (Elmiro), Nicola Pamio (il Doge), Enrico Iviglia (il Gondoliere).
 
Una «prima» nel segno del glamour e del lusso con la mostra nel foyer dei gioielli storici di Bulgari (alcuni saranno indossati in scena dalla Machaidze, ma solo stasera) e un ricco parterre nel quale spiccano la testa coronata del principe di Danimarca Henri de Monpezat, marito della regina Margarethe, dell'icona del cinema francese Jeanne Moreau e del ministro per le riforme Maria Elena Boschi affiancata da due sottosegretari, Antimo Cesaro (alla Cultura) e Umberto Del Basso De Caro (Infrastrutture e trasporti). Annunciati, tra gli altri, alcuni esponenti della famiglia Bulgari, il segretario generale della presidenza del Consiglio Paolo Aquilanti, Gianni Letta, l'ambasciatore a Londra Terracciano, la stilista monegasca Sylvia Sermenghi. Nella lista degli invitati accolti dalla sovrintendente Rosanna Purchia anche Pierre Cardin, padrino e mecenate di Marcos Marin, artista di origini brasiliane che ha voluto rendere omaggio al compositore pesarese con la realizzazione di un enorme busto di Rossini alto due metri e mezzo e dal peso di 150 chili che sarà sistemato in un angolo dell'ingresso. Tanti i vip di casa, da Roma e Parigi che hanno scelto Napoli e Rossini per una sera speciale al San Carlo, dress code cravatta scura e, per le signore una occasione per sfoggiare un abito lungo o i gioielli di famiglia.

Gioielli che Bulgari cerca anche a Napoli con lo scopo di arricchire la collezione Heritage, circa settecento pezzi che raccontano la storia dell'oreficeria e della celebre maison dagli anni Venti ad oggi, dalle creazioni Art Deco a quelle anni Ottanta in oro giallo con le pietre taglio cabochon. Solo una trentina sono in mostra, ma si tratta di gioielli esclusivi e preziosi tanto che tutto il foyer è stato blindato e nel teatro sono sparpagliati body guards e agenti in borghese. Nel foyer, al termine dello spettacolo (lungo circa tre ore e mezza con un solo intervallo) cena per gli ospiti al costo di 150 euro a persona, costo ridotto a 100 euro per gli abbonati. Sempre gli abbonati potranno prenotarsi per visitare nella giornata di domani la mostra di Bulgari.

Fuori dal teatro, come annunciato, un volantinaggio dei lavoratori delle fondazioni liriche che fanno capo a un comitato sorto per protestare contro le conseguenze dovute all'art .24 della legge 160/2016, che potrebbe provocare il declassamento di alcune fondazioni a teatri di tradizione (con la perdita del contributo dello Stato) e la precarizzazione del lavoro. I lavoratori chiedono anche un adeguamento dell'investimento culturale da parte italiana ai livelli europei, visto che il nostro Paese è penultimo per spesa nel settore nella Ue. Fuori programma, invece, davanti al teatro, una protesta sul referendum di domenica.

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