Sanremo 2024, gli autori delle canzoni in gara: Tropico ne firma quattro

Cantautori all'antica solo Diodato e Giuliano Sangiorgi

Amadeus con Paola&Chiara
Amadeus con Paola&Chiara
di Antonella Forni
Venerdì 5 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 18:37
5 Minuti di Lettura

Stavolta l'annuncio, peraltro per nulla ufficiale, non è arrivato dal solito Amadeus al Tg1, qualcuno gli ha rubato il mestiere, comunicando, sempre ammesso che sia vero (ma da controlli incrociati sembrerebbe proprio così), un elenco, quasi completo, degli autori dei brani dei trenta big in gara a Sanremo dal prossimo 6 febbraio è apparso, da ieri, su Wikipedia, nella pagina dedicata all'edizione 2024. Nessuno l'ha smentita, nessuno l'ha confermata, nessuno ha chiesto all'enciclopedia on line di rimuovere l'elenco.

Con BigMama fuori dalla lista pubblicata, in cui mancavano anche Irama (ma la sua «Tu no» sarebbe di Nenna-De Bernardi) e i Santi Francesi (autosufficienti in «L'amore in bocca») emergono partecipazioni autorali importanti, a partire da quella di Davide Petrella, l'autore napoletano (che nel frattempo è diventato una star col nome di Tropico) che l'anno scorso firmò il primo e il secondo classificato, «Due vite» di Marco Mengoni e «Cenere» di Lazza. Quest'anno dovrebbe essere in gara attraverso le canzoni di Emma («Apnea», scritta con la cantante, Paolo Antonacci e Julien Boverod), Ghali («Casa mia», scritta con il cantante e Michelangelo), Rose Villain (scritta con la cantante e Andrea Ferrara) ed i suoi concittadini The Kolors («Un ragazzo una ragazza», scritta con Stash e Francesco Catitti).

Firme importanti sono quelle di Takagi & Ketra per Alessandra Amoroso che debutta in gara all'Ariston con «Fino a qui», griffata anche da Francesca Abbate e Jacopo Ettore; di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari che ha messo mano con i La Sad alla loro «Autodistruttivo»; di Madame e Dardust coautori di Angelina Mango per «La noia». 

Come Petrella e Dardust re Mida del mainstream italiano sono anche Davide Simonetta che cofirma i brani di Annalisa («Sinceramente», in cui hanno messo la panne anche Antonacci junior e Stefano Tognini) e Geolier («I p'me tu p'te») che al suo team più abituale Dat Boi Dee, Poison Beatz e Kekko D'Alessio ha aggiunto anche la furbizia autorale di Simonetta, per un totale di sette scriventi, record di questa edizione.

Quattro i brani anche per Jacopo Ettore: Mango, Mahmood («Tuta gold», dove rispunta anche Catitti), Fred De Palma («Il cielo non ci vuole», dove rispunta anche Boverod) e Bnkr44 («Governo punk»). Tre per Cheope, pseudonimo di Alfredo Rapetti, il figlio di Mogol: quello dei Ricchi e Poveri («Ma non tutta la vita, anche di Edwyn Roberts e Stefano Marletta), di Fiorella Mannoia («Mariposa» in Siae vede protagonisti anche il suo compagno Carlo De Francesco, Mattia Cerri e di nuovo l'Abbate), Dargen D'Amico («Onda alta», firmata pure, oltre che dall'interprete e da Gianluigi Fazio). Due per Dardust: di Angelina Mango si è detto, ma c'è anche «Pazzo di te» che Nek e Renga hanno scritto anche con Diego Mancino e Luca Paolo Chiaravalli.

Due anche Chiaravalli, il cui zampino è anche in «Pazza» di Loredana Bertè, coautrice con Andrea Bonomo e Andrea Pugliese. Catitti firma anche «Diamanti grezzi» che Clara ha scritto per se stessa con Alessandro La Cava. 

Insomma un pugno di autori monopolizza il Festival e sono gli stessi che monopolizzano da anni la scena mainstream nazionale, anche se spesso si tratta di collaborazioni a molte mani, c'è chi firma solo una frase, chi ha messo lo spunto melodico, chi l'arrangiamento vincente. Cantautori all'antica, se l'elenco di Wikipedia non è un abbaglio, solo Diodato che proporrà «Ti muovi» e Giuliano Sangiorgi che per i suoi Negramaro ha messo a punto «Ricominciamo tutto», tra i brani più attesi della vigilia. Gazzelle si è unito a Francesco Nardelli per sfornare «Tutto qui», Mr Rain a Lorenzo Vizzini per «Due altalene». In cinque, compreso Il Tre (e non è un gioco di parole), hanno sfornato «Fragili», stesso numero di autori (e si rivede Andrea Ferrara) per «Finisci» di Sangiovanni, dietro a «Capolavoro» de Il Volo ci sono di nuovo Roberts e Marletta, più Michael Tenisci). 

Video

I concorrenti intanto scalpitano, e concedono su RaiPlay qualche timido indizio sui brani con cui saranno in gara. Dalle loro clip si apprende che «Fino a qui» di Alessandra Amoroso è «una ballad che parla di consapevolezza», che «Tu no» di Irama è «soul» e «molto emotiva», che Il Volo «parla romanticamente di speranza», che «Vai!» di Alfa (coautori Mark Jackson e Ian Brandon Scott) è un brano «in cassa dritta con sonorità un po' folk» e «parla della scelta di vita di molti ragazzi che parla di andare anche se non si sa dove», che il brano di Angelina Mango è «up ma molto intenso ed emotivo», quello di Dargen D'Amico risente delle influenze mediterranee, «I p' me, tu p' te» di Geolier evoca un rapporto di coppia, che «Pazza» della Bertè è «autobiografico». E, ancora: che ascoltando «Apnea» di Emma si farà «molta fatica a stare seduti», che «Spettacolare» del carneade Maninni suona poprock, che Mahmood ha mescolato sonorità club e funk, che «La rabbia non ti basta» di BigMama è un brano di rivalsa. La terra dei cachi si sta preparando, perché... Sanremo è Sanremo, come ai tempi dei brani firmati Pace-Panzeri-Pilat la canzone è tornata ad essere artigianato da laboratorio, confezione a più mani, prodotto certosino pensato per gli streaming, i like, i video su Tik Tok. E tutto questo Ama, il Deus ex machina dell'Ariston, lo sa benissimo. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA