Sinead O'Connor, la depressione e il figlio morto un anno fa. L'ultimo post: «Era l'unico ad amarmi»

Una vita tormentata, dal successo di "Nothing compares 2 U" all'oblio. Sui social scriveva: «Le malattie mentali sono come le droghe. Vivo in un motel Travelodge in New Jersey e sono da sola. E non c'è niente nella mia vita eccetto il mio psichiatra, la persona più dolce al mondo, che mi tiene in vita»

Sinead O'Connor, la depressione e il figlio morto un anno fa. L'ultimo post: «Era l'unico ad amarmi»
Sinead O'Connor, la depressione e il figlio morto un anno fa. L'ultimo post: «Era l'unico ad amarmi»
Mercoledì 26 Luglio 2023, 20:18 - Ultimo agg. 20:38
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Si è spenta una delle voci più affascinanti degli anni ottanta e novanta. Sinéad O'Connor è morta a 56 anni. Artista dalla spiccata personalità, deve la sua fama sia alla musica sia al suo anticonformismo. È ricordata per il suo look fuori dal comune (spesso aveva i capelli rasati a zero) e le sue opinioni controverse. Nata l'8 dicembre 1966, ha vissuto una vita tormentata a partire dall'infanzia: i suoi genitori divorziano quando lei ha 8 anni, la madre muore in un incidente stradale nel 1985 e Sinéad denuncia gli abusi della donna nei suoi confronti. Viene espulsa dalla scuola cattolica che frequentava, poi arrestata per furto e chiusa in un riformatorio. L'inizio della sua carriera si deve a un matrimonio, nel quale canta una canzone di Barbra Streisand e viene notata da Paul Bryne, il batterista della band irlandese In Tua Nua, con cui debutterà con il singolo "Take my hand". 

Il debutto

La cantante li abbandona e si mette a studiare al Dublin College of Music. Il primo contratto è con la Ensign Record nel 1985: si trasferisce a Londra e registra una canzone per la colonna sonora "The captive" insieme a The Edge, chitarrista degli U2. Ma con l'etichetta discografica ha dei problemi (la accusano di comporre brani «troppo irlandesi») così decide di autoprodursi e pubblica "The lion and the cobra", album che viene commentato come uno dei debutti più promettenti del 1987. 

Il successo con "Nothing compares 2 you"

Accusa gli U2 di fare musica «qualunque», poi difende le azioni dell'Ira. Dopo il matrimonio con il batterista John Reynolds, pubblica "I do not want what I haven't got", l'album con cui si consacra. In particolare canta "Nothing compares 2 U", brano scritto da Prince e ricordata come una delle canzoni più belle del decennio. Da quel momento, però, una serie di scelte sbagliate spengono di nuovo le luci della ribalta. Frank Sinatra dirà che l'avrebbe «presa volentieri a calci nel c...». Nel 1992 strappa in diretta tv una fotografia del Papa: ostracizzata dai media, il suo nome viene cancellato anche dalla lista dei candidati ai Grammy Awards

Gli ultimi anni e la depressione

Il 16 marzo 2015 Sinéad O'Connor scrive sulla sua pagina Facebook che non canterà più "Nothing Compares 2 U" perché non la sente più sua e non riesce a dare emozioni al brano.

Il 29 novembre 2015 scrive: «Le ultime due notti mi hanno distrutto.

Ho preso un'overdose. Non c'è altro modo per ottenere rispetto. Non sono a casa, sono in un hotel da qualche parte in Irlanda, sotto un altro nome». E subito dopo aggiunge: «Finalmente vi siete sbarazzati di me». Le sue dichiarazioni hanno allertato le autorità irlandesi che hanno poi rassicurato i numerosi fan sulle condizioni della cantante.

 

L'8 agosto 2017 pubblica un video di 11 minuti sulla sua pagina Facebook nel quale dice: «Sono da sola, tutti mi trattano male e sono malata. Le malattie mentali sono come le droghe. Vivo in un motel Travelodge in New Jersey e sono da sola. E non c'è niente nella mia vita eccetto il mio psichiatra, la persona più dolce al mondo, che mi tiene in vita. Voglio che tutti sappiano cosa significa, e perché faccio questo video. Le malattie mentali sono come le droghe, sono uno stigma. All'improvviso, tutte le persone che dovrebbero amarti e prendersi cura di te ti trattano male». Il 19 ottobre 2018 annuncia pubblicamente di essersi convertita all’Islam adottando il nome di Shuhada’ Davitt.

La morte del figlio Shane e l'ultimo post: «Era l'unico ad amarmi»

Il 7 gennaio 2022 viene ritrovato morto il figlio Shane, di soli 17 anni, avuto da una relazione col cantante folk Donal Lunny. È stata la stessa cantante a darne annuncio sul suo profilo Twitter: «Da allora vivo come una creatura notturna non morta. Era l'amore della mia vita, la lampada della mia anima. Eravamo un'anima in due metà. È stata l'unica persona che mi abbia mai amato incondizionatamente». Il ragazzo era scomparso da due giorni, dopo essere scappato da un centro psichiatrico dove era ricoverato per aver manifestato tendenze suicide.

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