«Inciucio» da boom a Sanremo
malgrado le canzoni

«Inciucio» da boom a Sanremo malgrado le canzoni
di Federico Vacalebre
Giovedì 9 Febbraio 2017, 01:04 - Ultimo agg. 11:14
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Inviato a Sanremo

Il Festival n. 67 conferma la sua linea sadomaso sin dagli incipit. Dopo la Giusy Ferreri di «Fa talmente male» di ieri, stasera tocca a «Le canzoni fanno male», di Marianna Mirage. Ma a fare male, più delle canzoni dei Giovani come lei, pur non brillantissimi, sono quelle dei Big, più presunti che veri, con Nesli-Alice Paba, Bianca  Atzei e Raige-Giulia Luzi a rischio strameritato di eliminazione tra i Big, mentre è ben più discutibile il verdetto nella categoria juniores che elimina i migliori, Mirage e Braschi, e promuove in finale gli anodini Guasti e La Macchia.
 

 

Impossibile accusare del male che fanno le canzoni sanremesi Carlo III dell'Ariston, che ha badato al risultato televisivo, mica a quello canoro. E, al debutto, l'ha portato a casa, eccome: con una media di 11.374.000 spettatori e il 50.4% di share, ovvero un italiano su due tra quanti avevano la tv accesa. L'anno scorso i numeri, sempre suoi, erano stati 11.134.000 e 49.48%; nel 2015, edizione del debutto contiano, era andata ancor meno bene, e pure si era parlato di trionfo. Tanto che per trovare un risultato migliore di quello di martedì bisogna risalire al 2005, conduzione Bonolis-Clerici, un'altra era televisiva.

Impossibile accusare del male che fanno le canzoni sanremesi la vincitrice ufficiale di questo Festival, la De Filippis: Queen Mary, quando si occupa di sound, come ad «Amici», pensa alla tv mica a versi e note, figurarsi qui, che con la musica non c'entra nulla, ha solo permesso allo show di raccogliere il massimo dell'ascolto possibile, aprendo un'immaginaria busta sul suo mondo, sulla sua tv, apparentemente lenta, in realtà capace di unire buonismo e «disturbi», sentimentalismo, piccoli rumori di fondo e anomalie capaci di far sentire il teleutente calato nella contemporaneità.

Poi ci sono le canzoni che fanno bene, e stasera ne avremo una dimostrazione nello show delle cover, leggere e/o impegnate, pop e/o cantautorali che siano. Nella serata di Mika, di Gassmann e Giallini, delle parenti d'arte Annabelle (nipote) Belmondo e Anouchka (figlia) Delon, sfileranno i ragazzi dell'Orchestra Reciclados de Cateura, che nella discarica paraguayana in cui vivono hanno trovato i rifiuti da cui hanno costruito strumenti dai suoni ecologici e di riscatto. E, mentre sei Campioni se le daranno di santa ragione per decidere i due tra di loro da eliminare, a testimoniare che cosa può essere la canzone italiana diversamente declinata, i sedici Big sopravvissuti alla gogna giocheranno a rileggere Battisti e Celentano, Cocciante e Modugno, De Gregori e Patty Pravo.

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