Clementino, Maldestro e Lele
si giocano tutto in una notte

Clementino, Maldestro e Lele si giocano tutto in una notte
di Federico Vacalebre
Giovedì 9 Febbraio 2017, 08:55
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Inviato a Sanremo

Napoletani a rischio di diventare «Ragazzi fuori», fuori dal Festival. Come Clementino, tra i Big relegati a fondo classifica costretti stasera ad una manche di ripescaggio: due su sei resteranno a casa. Come i Giovani Maldestro e Lele, costretti, sempre stasera, a una sfida fratricida: se la vedranno anche con Tommaso Pini e Valeria Farinacci per conquistarsi i due posti a disposizione per la finale di categoria di domani.

«Mi dispiace soprattutto di non poter far sentire la cover che ho preparato», si accalora il rapper, che per la manche di oggi aveva preparato una scoppiettante rilettura di «Svalutation» in cui aveva incastrato le note di «Prisencolinensinainciusol»: «A me sembra più bella persino della osannata ‘’Don Raffae’’ che avevo proposto l’anno scorso, mi piange il cuore che muoia così, che l’orchestra non la possa suonare. Ma la gara è gara: ne approfitterò per far risentire “Ragazzi fuori”, in fondo non sarebbe il mio primo pezzo che ha bisogno di più di un ascolto per farsi apprezzare».

Il rischio di essere eliminato lo prende con sportività: «Con me balla sulla graticola un ex vincitore di Sanremo come Ron, uno che ha scritto classici della canzone d’autore italiana, vuoi vedere che il problema sono io o Giusy Ferreri? Però, lo confesso, non me lo aspettavo. Nel 2016 mi sono qualificato senza patemi d’animo e ho portato a casa un più che onorevole settimo posto, anche se ero nervoso, irascibile, preoccupato. Ora sto pulito, non bevo niente da due-tre settimane, sto attento alle sigarette, sono stato operato alle corde vocali e sono salito sul palco dell’Ariston con la consapevolezza di potere e volere sbancare. Ne sono sceso convinto di aver fatto bene, confortato anche dal verdetto del popolo dei social, ma non abbastanza, si vede, data la classifica».

Maldestro e Lele sperano di essere tutti e due «ragazzi dentro», di restare in gara, di risfidarsi domani. Il primo continua a fare raccolta di riconoscimenti, dopo il Lunezia ieri ha ricevuto il Premio Enzo Jannacci, oltre alla maglietta della Nazionale Cantanti: «Speriamo di farcela tutti e due», dice pronto a presentare «Canzone per Federica», «in ogni caso ritorneremo a casa arricchiti da una grande esperienza. Ho fatto decine di interviste, parlando di canzoni, più che del mio passato», spiega, anche se tutti gli domandano del padre boss, Tommaso Prestieri, di come si è allontanato da quel mondo. Anche il ventenne di «Ora mai», il più giovane del Festival, sostenutissimo dalle sue piccole fans, fa gli scongiuri: «Me lo sentivo che ci mettevano l’uno contro l’altro, il destino è carogna. Ma abbiamo cementato un rapporto vero: se dovesse uscire uno di noi due, l’altro, insieme con il dispiacere di aver perso avrebbe dentro di sicuro la gioia per il risultato, meritato, dell’amico».

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