La Sad a Sanremo 2024, il significato dei cartelli apparsi durante l'esibizione. «Non parlarne è un suicidio»

Da anni accanto al Telefono Amico, i tre giovani hanno voluto portare sul palco dell'Ariston un messaggio importante

«Non parlarne è un suicidio»
«Non parlarne è un suicidio»
Martedì 6 Febbraio 2024, 21:31 - Ultimo agg. 7 Febbraio, 06:44
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«Non parlarne è un suicidio». Questa la scritta apparsa sul palco dell'Ariston durante l'esibizione del gruppo La Sad. Mentre cantavano il loro brano "Autodistruttivo", tre persone sono comparse alle loro spalle con i mano tre cartelli.

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I cartelli

La Sad porta sul palco nella sua prima esibizione al Festival di Sanremo 2024 un tema sociale importantissimo, quello del suicidio tra i giovanissimi. Al termine dell'esibizione, il trio punk milanese ha arricchito la performance sanremese con l'uscita in scena di tre ragazzi con in mano un cartello che riportava il nome e l'età, 16 anni, e la scritta "non parlarne è un suicidio". «"Sad" vuol dire triste, ma da quella tristezza possono nascere tante cose: in questo caso è nata una vera e propria Famiglia, capace di affrontare tematiche difficili in modo inclusivo e sincero», dicono. L'esibizione di questa sera ha portato sul palco dell'Ariston un tema estremamente delicato, troppo spesso considerato un tabù, che tocca da vicino La Sad e, come loro, tantissimi giovani e adulti, in Italia e nel mondo: il suicidio. Accanto a loro nella prima serata della 74ma edizione del Festival di Sanremo, l'associazione Telefono Amico Italia, che ha potuto raccontare alcune delle sue storie.

«A volte sembra tutto buio.

A volte sembra che nulla vada per il verso giusto. A volte ci si sente sbagliati per questo mondo, ma è fondamentale chiedere aiuto. L'ascolto e il sostegno psicologico sono gli elementi essenziali da cui partire per affrontare un disagio, ma anche l'arte e la musica possono fare tanto: sono linguaggi attraverso i quali spesso è più facile superare il proprio dolore, soprattutto per i più giovani», spiegano.

La Sad nasce nel 2020, quando nelle vite di Theø, Plant e Fiks c'era il buio a fare da padrone. Hanno convissuto in un monolocale - il Sad Castle - e tra quelle quattro mura hanno trasformato il dolore e la tristezza che li accomunava in un'occasione di crescita. La speranza è che tutti trovino il loro sguardo aperto verso il futuro. #nonparlarneè1suicidio. Telefono Amico Italia riceve oltre 100mila richieste di aiuto ogni anno e, dal 1967 quasi 600 volontari mettono a disposizione il proprio tempo offrendo ascolto, in maniera gratuita, a chiunque provi solitudine, angoscia, tristezza, sconforto, rabbia, disagio e senta il bisogno di condividere queste emozioni o pensieri.

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