Sanremo 2024, Angelina Mango: «Ero convinta che vincesse Geolier»

Il messaggio di Arisa dopo la vittoria

L'abbraccio tra Angelina Mango e Geolier
L'abbraccio tra Angelina Mango e Geolier
Lunedì 12 Febbraio 2024, 00:08 - Ultimo agg. 13 Febbraio, 07:06
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La prima cosa che ha pensato al momento in cui Amadeus l’ha proclamata vincitrice del Festival di Sanremo n. 74?
«È una follia. Non potevo crederci. Mi bastava già essere in gara, quando sono entrata nell’ultima cinquina ho festeggiato quella che già mi sembrava una vittoria inattesa. Poi, mentre si scopriva il risultato finale ad ogni posto mi aspettavo di sentire il mio nome, ma non veniva. Ero convinta vincesse Geolier», sorride tremula, confusa e felice, Angelina Mango, 22 anni da Maratea.

«Finalmente non sono più io l’ultima donna ad aver vinto Sanremo, ho una degna erede che ha respirato la mia stessa aria, bevuto la mia stessa acqua, calpestato la mia stessa terra e questo mi rende ancora più fiera». Hai letto il messaggio di Arisa, tua corregionale ed ultima donna vincitrice del Festival, dieci anni fa esatti, con «Controvento»?
«Sì, e non vedo l’ora di poterla ringraziare di persona».

Ma il mondo della canzone è ancora così maschilista da dover aspettare una decade per un Festival in rosa?
«Quest’anno, intanto, sul podio eravamo in due, con Annalisa.

E poi con me vincono le mie sedici straordinarie collaboratrici».

Nella serata delle cover ci hai colpiti al cuore intonando «La rondine» di papà Pino. Sarebbe orgoglioso di te oggi.
«Sono una persona educata e gentile, credo che mio padre sarebbe prima di tutto orgoglioso di questo».

E mamma Laura Valente, che pure gareggiò a Sanremo con i Matia Bazar, oltre a duettare con papà, che cosa ti ha detto?
«Tante cose, emozionanti. Lei c’è sempre, ma, in qualche modo anche papà. Lo sento».

C’è anche chi quella classifica non l’ha digerita: per Frankie hi-nrg è frutto di «un manipolo di membri di una casta mediatica».«Mi dispiace molto per il suo tweet, anche perché lo stimo un sacco. Io non mi aspettavo nulla di quello che è successo. Ho vissuto ogni momento senza troppe aspettative e pressioni. Il premio che porto a casa è l’affetto del pubblico ancor più di quello della classifica».

Pronta per l’Eurovision?
«Prontissima, ma ancora devo pensarci».

«E mi hanno detto che la vita è preziosa, io la indosso a testa alta sul collo. La mia collana non ha perle di saggezza. A me hanno dato le perline colorate per le bimbe incasinate con i traumi, da snodare piano piano con l’età. Eppure sto una pasqua guarda zero drammi». Dice il testo della tua canzone: che cosa sono quelle «perline colorate»?
«Sono il mio modo di affrontare la vita, di mettere un arcobaleno come esorcismo contro le cose brutte della vita».

«La noia», però, non rientra per te tra le cose brutte della vita.
«No, perché per annoiarti devi avere tempo a disposizione, ed avere tempo a disposizione è un lusso».

Hai scritto il pezzo con Dardust e Madame: lei l’hai sentita?
«Lo vedi quante donne hanno vinto con me? Certo che ci siamo telefonate, ma non vedo l’ora di abbracciarla».

Il Festival della canzone italiana vinto da una cumbia.
«Questo mi diverte, è un canto e una danza popolare colombiana e panamense in cui si mischiano diverse culture. Ora anche la nostra, ora anche quella sanremese».

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