Teatro alla Scala, la Prima del Don Carlo è diffusa: in 35 luoghi sarà possibile assistere all'evento da remoto

Grazie alla partnership con Edison lo spettacolo che inaugura la stagione teatrale di Milano si trasforma in un'occasione culturale per tutta la città

Teatro alla Scala, la Prima del Don Carlo è diffusa: in 35 luoghi sarà possibile assistere all'evento da remoto
di Marco Barbieri
Mercoledì 6 Dicembre 2023, 12:43 - Ultimo agg. 15:15
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Esclusiva e inclusiva. La prima della Scala – domani sera – sarà come sempre un evento unico, tra musica, spettacolo e bel mondo, ma come accade da tredici anni sarà un’occasione per coinvolgere tutta la città di Milano – e non solo la città – in un’esperienza culturale anche unica al mondo: la Prima Diffusa. Edison da 13 anni è partner del Comune di Milano e del Teatro alla Scala per la promozione e l’organizzazione di Prima Diffusa: la manifestazione culturale, unica nel suo genere, che si fonda sui valori di inclusione e innovazione sociale facendo leva sulla cultura come strumento di progresso e di coesione delle comunità locali.

UNA SETTIMANA DI EVENTI

Per un’intera settimana, fino al giorno della prima della Scala, il 7 dicembre, Prima Diffusa ha portato l’opera inaugurale Don Carlo di Giuseppe Verdi in oltre 50 eventi gratuiti in 35 luoghi milanesi, dislocati in tutti i Municipi, ma anche fuori città, come al Terminal dell’aeroporto Malpensa (in provincia di Varese) e al Mumec (il Museo della macchina da caffè) a Binasco, alle porte di Milano. Il palinsesto ha previsto in particolare l’inaugurazione di Prima Diffusa il primo dicembre, presso il Castello Sforzesco, alla presenza del Maestro Fabio Sartorelli e dei cantanti solisti della Scuola scaligera. Le guide all’ascolto a cura dell’Accademia del Teatro alla Scala precederanno tutte le proiezioni della Prima, e TDB con “SempreVerdi” porterà in scena le più note opere verdiane (Rigoletto, Traviata, Macbeth, Otello) in alcuni luoghi di Prima Diffusa (Teatro Edi/Barrio’s, Mare Culturale Urbano, Mosso, Sala Gregorianum). A Palazzo Edison (Foro Bonaparte 31, a Milano), infine, si svolgerà oggi pomeriggio un dibattito con la collaborazione di Unindustria Lazio e del Premio Film Impresa (www.filmimpresa.it) con la proiezione del Documentario realizzato nel 2021 in occasione del decennale di Prima Diffusa per la regia di Michele Rho. Tutte le proiezioni e le performance proposte con la Prima Diffusa sono su prenotazione o a ingresso libero fino a esaurimento posti. Il programma completo 2023 è disponibile presso: www.yesmilano.it/primadiffusa e www.edison.it/prima-diffusa. In occasione del 140º anniversario dall’avvio delle sue attività, appunto, Edison consolida lo storico legame con il Teatro alla Scala avviato fin dalla nascita dell’azienda, nel 1883, diventando oggi Fondatore Permanente della Fondazione e confermando il suo impegno per accompagnare il Teatro nel suo percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica.

PARTNER DI INNOVAZIONE

«Edison ha dato avvio all’elettrificazione del Paese e del continente nel 1883, fornendo per la prima volta luce elettrica al Teatro: fu l’avvio di una nuova era. Un primato che ci onora e che siamo particolarmente soddisfatti di celebrare quest’anno in occasione del nostro 140° anniversario. Siamo orgogliosi – sottolinea Nicola Monti, amministratore delegato di Edison – di essere ancora oggi al fianco di questa primaria istituzione culturale del Paese, mettendo a disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza per dare un contributo concreto alla costruzione di un presente sostenibile nella nostra città». Sin dal 1883 Edison ha portato innovazione e progresso al Teatro, prima con l’energia elettrica, poi fornendo energia 100% green e infine avviandone il percorso di transizione ecologica e decarbonizzazione. Il legame che oggi unisce Edison e il Teatro alla Scala ha radici profonde. È stata Edison, proprio 140 anni fa, a illuminare per la prima volta il Teatro alla Scala, grazie all’energia elettrica generata dalla prima centrale termoelettrica dell’Europa continentale, in via Santa Radegonda, a pochi passi dal Duomo di Milano. Grazie all’intuizione del fondatore di Edison e rettore del Politecnico di Milano Giuseppe Colombo, il 26 dicembre 1883 il pubblico assistette alla Prima della Gioconda di Amilcare Ponchielli in un teatro illuminato da 2.450 lampadine che avevano sostituito definitivamente i lumi a gas. Fu l’avvio del processo di elettrificazione del Paese e l’inizio di una nuova era che coincise con l’avvio delle attività della Società Edison che proprio quest’anno celebra il 140° anniversario dalla sua fondazione.

TRANSIZIONE ECOLOGICA

Dal 2018 a oggi Edison, grazie alle competenze di Edison Next – Società del Gruppo che accompagna imprese e territori nel percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica – ha portato a termine importanti interventi tecnici presso le sedi della Fondazione del Teatro alla Scala. I lavori di efficientamento sono iniziati al Museo Teatrale alla Scala con il progetto di illuminazione diretto dal light designer Marco Filibeck. E sono proseguiti presso i Laboratori della Scala ex-Ansaldo, un’area di 20mila metri adibita alle lavorazioni artigianali degli allestimenti scenici: scenografia, scultura, falegnameria, sartoria e laboratori meccanici. Gli interventi hanno poi interessato la Sala prove “Abanella”, utilizzata anche per le registrazioni concertistiche, il foyer, il ridotto delle gallerie e i corridoi di accesso ai palchi. Infine, Edison ha curato l’ottimizzazione di tutto il sistema di illuminazione della Sala teatrale Piermarini, dove avvengono le rappresentazioni: i globi che decorano i parapetti e il sistema di illuminazione interna dei palchi e delle gallerie e del maestoso lampadario al centro del Teatro alla Sala.

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