Awed e l'Isola dei famosi: «Il web fa bene alla tv io e Zorzi lo dimostriamo»

Awed e l'Isola dei famosi: «Il web fa bene alla tv io e Zorzi lo dimostriamo»
di Stefano Prestisimone
Giovedì 17 Giugno 2021, 13:00
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Il percorso di Awed, al secolo Simone Paciello, 25 anni, napoletano, ricorda un po' quello di un altro campano, Frank Matano, casertano. Lo youtuber di Fuorigrotta, con la casa natale ad un passo allo stadio, è passato infatti dal web al cinema e poi alla tv con un solo balzo prodigioso. Ovvero dai video su Youtube realizzati a 16 anni nella sua cameretta, al cinepanettone nel 2016 «Un Natale al Sud» con Massimo Boldi e Biagio Izzo, fino alla vittoria dell'ultima edizione dell'«Isola dei famosi» (era il naufrago più giovane) dove ha sgominato la concorrenza. Awed è una delle star create dal web, con attualmente 1,94 milioni di iscritti su Youtube e 1,85 milioni di followers su Instagram, un popolo di seguaci che va matto per i suoi video e per le sue foto. Nel 2016 ha scritto il libro Penso ma non lo penso e nel 2017 è entrato a far parte della casa discografica di Fedez e J Ax, Newtopia, insieme agli amici youtuber Riccardo Dose e Amedeo Preziosi, con i quali ha inciso due canzoni: «Scusate per il disagio» e «Ho anche dei difetti». 

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Partiamo dall'«Isola»: innanzitutto come sta?
«Anche se non si direbbe guardandomi, sto bene.

Quando c'è stata l'occasione di partecipare al reality di Canale 5 ho pensato fosse un'occasione per mettermi in mostra, per far vedere anche ad una platea diversa da quella mia consueta, cosa sono in grado fare. Il mio nome d'arte è Awed, che significa intimorito. E io ero un po' spaventato dal regime alimentare, dagli stenti possibili. Per rassicurare me stesso tendevo a ripetermi all'infinito: ma figuriamoci se lontano dalle telecamere non ci lasciano mangiare, tanto siamo in tv. Invece la cruda realtà è stata ben diversa».

Prego continui.
«A livello fisico e mentale è stata un'esperienza durissima. Disarmante. Mi ha cambiato, rivoltandomi come un calzino. Ho lottato ogni singolo giorno con la fame, che ringraziando al cielo non avevo mai provato. E quando il corpo viene messo in queste condizioni così estreme tendi a cambiare perché devi sopravvivere. Sarebbe facile tornare da vincitore e fare il supereroe e dire: Che figata, è stato fantastico. Ma io non lo rifarei mai più. Non c'è stato un singolo giorno in cui non abbia bramato di tornare alla mia vita normale».

Quanti chili ha perso?
«Tanti, tenendo conto che sono partito che ero già magro. Sono alto 1,87 ed ero 77 chili. Sono tornato che sono 55 chili. Ho perso 23 chili non di grasso in eccesso, che non ce n'era. Ma di muscoli, che sono spariti. In pratica ho azzerato totalmente la massa muscolare. Lì non c'erano specchi, quando mi sono rivisto mi sono abbastanza impressionato: se mangi 25 grammi di cocco a pranzo e cena il corpo si abitua a quel regime e va avanti».

E la mente?
«Se sbarelli non ti ritrovi più. Lo sforzo è restare calmi ma è quasi impossibile, perché puoi perdere la testa per un pezzetto di cocco più grande del tuo. E per me, che preferisco una cena con i miei amici più che partecipare ad un party, ritrovarmi con persone che non conoscevo e tutte o quasi con il doppio dei miei anni, ha reso tutto più complicato».

Credeva di poter vincere?
«Sono entrato per fare la parte di quello che porta buon umore, che fa ridere. Ma ho avuto subito un down potente nei primi giorni. Poi mi sono ripreso, ho trovato un equilibrio e non sono mai più andato in nomination. Quando si è stretto il cerchio e sono arrivato in finale ho pensato alla vittoria».

Matano ha un po' mollato il web, lei che intenzioni ha?
«Il web è al centro dei miei pensieri. Del resto ho una platea enorme, che aumenta in maniera costante, e dopo l'Isola ancor di più. Frank Matano ha lasciato il web quando si pensava che le due cose non fossero così compatibili. Oggi invece si è capito che si alimentano, possono coesistere. Tanti programmi tv hanno successo anche perché c'è la condivisione sui social. È scambievole. E poi la vittoria di Tommaso Zorzi al Grande Fratello e la mia all'Isola dei famosi hanno dato attenzione differente a personaggi che vengono dal mondo di internet. Se ho due milioni di persone che mi seguono un motivo ci sarà».

I suoi contenuti sui social sono cambiati?
«Ci sono sempre i capisaldi, ovvero i commenti stile Gialappa ai programmi trash. Ma ora mi sto dirigendo verso la scrittura comica, i monologhi. Sogno di diventare un comico, di girare l'Italia con un one man show tutto da ridere». 

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