L'appuntamento è per sabato 9 gennaio, in seconda serata su Rai Uno. In occasione dei 120 anni dalla nascita di Eduardo De Filippo, Rai Documentari presenta “Il nostro Eduardo”, un racconto inedito e intimo del grande attore napoletano attraverso la sua famiglia, dalla viva voce dei nipoti. Matteo, Tommaso e Luisella hanno aperto i cassetti di casa e tirato fuori fotografie e filmini inediti, insieme a tante lettere, scoprendo il volto intimo e inedito di Eduardo, lontano dalle rappresentazioni spesso trasfigurate dal tempo.
Il documentario è preceduto dal ricordo di Marisa Laurito in cui l’attrice napoletana rievoca con commozione il suo incontro a 21 anni e l’ingaggio nella compagnia di Eduardo.
Nel racconto traspare un Eduardo che vede lontano dentro e fuori dalla famiglia, dalla società e da sé stesso. Il teatro è il luogo della sua vita: è l’unico posto dove trova pace perché lì, e nelle ore in cui scrive le sue commedie, riesce a sciogliere e risolvere i nodi dell’esistenza e del suo trauma di figlio illegittimo, insieme ai fratelli Peppino e Titina, di Eduardo Scarpetta, il più famoso attore e commediografo dell’epoca. Il teatro, cura e terapia della sua anima, diventa così uno straordinario osservatorio delle anime dell’uomo moderno, volubile, pronto al compromesso, contraddittorio, fragile, ma sempre in cerca di una via d’uscita, anche grazie alla forza dell’immaginazione, che restituisca l'armonia mancata nella sua infanzia.
Eduardo ci parla con una lingua che non ha bisogno di nessun intervento di modernizzazione.
«È questo l’Eduardo che i suoi nipoti ci raccontano ne “Il nostro Eduardo”, che grazie a Rai Documentari, sarà trasmesso sulla prima rete Rai e condiviso con il grande pubblico», commenta Didi Gnocchi, sceneggiatrice e regista del documentario. «Un Eduardo precursore dei tempi, la cui creatività, che parte da Napoli per arrivare al mondo intero, riesce a parlare a tutti con un’apparente semplicità che cela la grandezza universale di questo uomo e del suo teatro».