Saverio Costanzo, età, vita privata e carriera da regista. Chi è il figlio di Maurizio Costanzo e che rapporto aveva con il padre

Saverio Costanzo è figlio di Maurizio Costanzo e della giornalista Flaminia Morandi

Saverio Costanzo, età, vita privata e carriera da regista. Chi è il figlio di Maurizio Costanzo e che rapporto aveva con il padre
Saverio Costanzo, età, vita privata e carriera da regista. Chi è il figlio di Maurizio Costanzo e che rapporto aveva con il padre
Venerdì 24 Febbraio 2023, 13:45 - Ultimo agg. 20:37
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Saverio Costanzo è figlio di Maurizio Costanzo e della giornalista Flaminia Morandi. Ha una sorella maggiore, Camilla. Nel 2007 ha avuto due figli dall'allora compagna Sabrina Nobile. Attualmente è legato sentimentalmente all'attrice Alba Rohrwacher.

Anche sceneggiatore, Saverio Costanzo è un regista che gioca con i dettagli e i particolari, con l'importanza delle dimensioni spaziali e temporali per creare atmosfera, giostrando la propria maturità espressiva e una padronanza narrativa di prim'ordine. Le opere più importanti di Costanzo sono "L'Amica Geniale" e la serie tv "In Treatment". È pluripremiato per "Private" e "La solitudine dei numeri primi". 

Chi è Saverio Costanzo

Saverio Costanzo è nato a Roma il 28 settembre 1975.

E' un regista e sceneggiatore italiano. Figlio del giornalista e conduttore televisivo Maurizio Costanzo e della sceneggiatrice Flaminia Morandi, fratello della regista e sceneggiatrice Camilla Costanzo, si laurea in Sociologia della Comunicazione presso l'Università della Sapienza di Roma. Dopo aver lavorato come conduttore radiofonico, sceneggiatore, attore (è apparso nel film tv di Marcello Cesena Amiche davvero!!" del 1998 con Stefania Rocca, Simona Cavallari, Gabriella Pession, Victor Cavallo, Enrico Silvestrin e Carlo Croccolo) e regista di spot pubblicitari, alla fine degli Anni Novanta, si trasferisce a New York, per dedicarsi alla professione di operatore e aiuto-regista. Nel 2002, realizza la docu-fiction Sala rossa (2002), seguita poi nel 2007 da Auschwitz 2006.

 

I film

Per quanto riguarda i lungometraggi a soggetto, dirige il film duro e pro-palestinese Private (2004) con Mohammed Bakri. La sua opera prima è uno sguardo che supera i problemi della striscia di Gaza e impone la sua lente d'ingrandimento sul quotidiano di una famiglia, dove la durezza, la violenza fisica, il bisogno di libertà e umanità, esplodono nella privacy di alcune stanze. Per queste ragioni, vince il David di Donatello e il Nastro d'Argento come Miglior Regista Esordiente, seguito dal Leopardo d'Oro e dal Premio Ecumenico della Giuria al Festival di Locarno.

Con queste carte vincenti, il film viene mandato all'Academy per rappresentare l'Italia alla notte degli Oscar. Ma la pellicola viene rifiutata perché la lingua parlata nel film non è italiano. A quel punto si ispira al romanzo "Lacrime impure" di Furio Monicelli per dirigere In memoria di Me (2007) che gli farà guadagnare un'altra candidatura al Nastro d'Argento come miglior regista e, sempre sulla scia della letteratura, traspone sul grande schermo il romanzo di Paolo Giordano La solitudine dei numeri primi (2010), confermando la sorprendente e affascinante, nonché tostissima, scelta dei soggetti.

Il rapporto col padre
 

In un’intervista non recente, il conduttore e marito di Maria De Filippi si era confidato sempre in merito al figlio. Ha voluto raccontare, infatti, che il loro è un rapporto fatto di fiducia e tanta stima: nonostante questo non si sono mai parlati moltissimo, vista l’intesa che c’è sempre stata tra loro fatta di un solo sguardo o sorriso.

Costanzo si reputava un padre molto felice e ricorda con piacere di quando Saverio, seppur piccolino al momento della separazione, non abbia mai voluto allontanarsi dal padre.

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