Simona Ventura con il viso bloccato in tv, la malattia. Cos'è la paresi di Bell e cosa c'entra il freddo

La conduttrice ospite di Citofonare Rai2 ha spiegato: «Mi sto curando»

Simona Ventura con il viso bloccato in tv, la malattia. Cos'è la paresi di Bell e cosa c'entra il freddo
Simona Ventura con il viso bloccato in tv, la malattia. Cos'è la paresi di Bell e cosa c'entra il freddo
Lunedì 8 Aprile 2024, 08:54 - Ultimo agg. 9 Aprile, 07:50
3 Minuti di Lettura

Simona Ventura con il viso bloccato in diretta tv a Citofonare Rai 2. Le immagini della conduttrice hanno colpito i telespettatori e fatto velocemente il giro dei social. A spiegare cosa è successo è stata la stessa conduttrice, che ha detto «è il freddo, mi sto curando», e dal suo profilo Instagram ha ribadito che è «assolutamente transitorio». Ma qual e la malattia che ha coolpito Simona Ventura? Una serie di teorie si sono sviluppate sull'emiparesi facciale che ha creato un effetto "bocca storta". 

La paresi di Bell, o del settimo nervo, è solitamente provocata da un'infezione virale provocata dalla famiglia herpes virus, le cui cause sono spesso sconosciute.  L’infiammazione al nervo facciale, si legge su La Stampa, è considerata un fattore di concausa: può scatenarsi con virus, traumi, raffreddore o stress.

La paresi di Bell

In caso di paralisi di Bell, può emergere difficoltà a chiudere l'occhio, sorridere o muovere la fronte.

Il processo di guarigione non è rapido, e può richiedere da alcuni mesi a un anno. Solitamente si risolve da solo, ma possono essere assunti alcuni farmaci per velocizzare i tempi. 

Il freddo

Simona Ventura ha spiegato in diretta che la causa della sua epiparesi è stata il freddo. Anche il dottor Carlo Gargiulo, esperto di medicina generale, lo ha annoverato tra le cause: «La paresi, aiutata dal freddo, esiste ed è data dallo sbalzo di temperatura, tipica dell’espressione di Simona Ventura con la rima boccale che scende. Componenti vere e proprie non si conoscono con precisione, noi curiamo con il cortisone e con antinfiammatori utili a formare nuovamente la guaina del nervo. Questo solo dopo aver escluso ipotesi di attacchi ischemici transitori o lesioni cerebrali. È consigliabile il riposo».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA